L'albanese Gezim Bullari è stato arrestato all'aeroporto di Fiumicino. Era ricercato in ambito internazionale, essendo accusato di far parte di una banda dedita che si dedicava allo sfruttamento della prostituzione di ragazze albanesi. Il meccanismo è quello ormai tristemente noto: gli aguzzini promettevano alle vittime un lavoro in Italia, dove vi entravano clandestinamente, ma finivano per essere segregate in appartamenti. Alcuni di questi appartamenti sono stati individuati nei comuni di Latina e a Sezze.
L'associazione a delinquere si serviva di alcuni complici(anche della provuncia di Latina), che venivano utilizzati per contrarre dei falsi matrimoni con le ragazze, in modo da "coprire" l'attività illecita di sfruttamento della prostituzione. Per Bullari ora si profilano 16 anni di reclusione, visto che sul suo capo pendono le accuse di sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani ed associazione per delinquere.
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