Arresto ex comandante CC di Tuscania: la posizione si aggrava

Massimo Cuneo sarebbe accusato anche di abuso d’ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato

Si aggrava la posizione dell’ ex comandante dei Carabinieri di Tuscania, Massimo Cuneo, arrestato nello scorso mese di febbraio con le accuse di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. In base ad alcune indiscrezioni trapelate, gli sviluppi delle indagini, coordinate dalla Guardia di Finanza e dal pm Paola Conti, avrebbero fatto emergere altri reati dei quali Cuneo dovrà a breve rispondere: abuso d’ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Essendo indiscrezioni, al momento non è noto a quali fatti si riferiscano i nuovi capi di imputazione, che se confermati inguaierebbero ulteriormente l’ex comandante. Attualmente Cuneo si trova in libertà, dopo 40 giorni di arresti domiciliari, revocati in quanto secondo il gip del Tribunale di Viterbo non vi era più il rischio di reiterazione di reato e inquinamento delle prove.

Al di là della veridicità o meno delle nuove accuse la posizione del militare è molto delicata. Per quanto riguarda l’accusa di rivelazione di segreto d’ ufficio, Cuneo si sarebbe reso protagonista di una “soffiata” durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Tuscania, a beneficio del futuro primo cittadino Fabio Bartolacci e due candidati della sua lista, ossia il futuro assessore Franco Ciccoli e il futuro consigliere comunale Sabatino Tuccini. L’ex comandante avrebbe reso loro noto dell’imminente denuncia a carico della moglie di Tuccini per ricettazione. La donna  lavorava come collaboratrice domestica presso la casa di un imprenditore, al quale erano stati sottratti gioielli per 20mila euro. Nell’ambito di questa inchiesta Bartolacci, Tuccini e Ciccoli sono stati iscritti nel registro degli indagati, avendo beneficiato delle “soffiate” di Cuneo.

Ma i guai non finiscono qui per l’ex comandante dei Carabinieri di Tuscania, che dal luglio 2014 lavorava presso il ministero delle Politiche Agricole, incarico ricoperto fino al momento dell’arresto. Nel dicembre 2014 Cuneo avrebbe avvertito il proprietario di un caseificio di Canino di alcuni controlli che sarebbero scattati nei giorni successivi. Questi controlli diedero un esito molto positivo, che venne trionfalmente comunicato su un quotidiano locale.

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