Lunedì 30 giugno, scadrà il termini indicato dall’Istituto Superiore di Sanità entro cui realizzare i potabilizza tori in provincia di Viterbo, dove sono stati rinvenuti livelli eccessivi di arsenico nell’acqua.
E all’approssimarsi della scadenza, sono i 12 Comuni con concentrazioni della sostanza superiori ai 20 microgrammi per litro, i più preoccupati.
Nel frattempo, la Asl chiede l’aiuto del Ministero della Salute, Fratelli d’Italia si fa portavoce di istanze contro la Regione Lazio e la Provincia lascerà che i Comuni rinnovino automaticamente le proroghe.
Ciò che è certo, è che la Asl sconsiglia la chiusura delle condutture d’acqua per motivi igienici.
De Santis, Reponsabile del Sian (Servizio igiene, alimenti e nutrizione), ha fatto sapere che martedì ci sarà un “tavolo tecnico regionale, a cui prenderà parte anche la Asl. Al momento non vi è nessuna indicazione di interruzione del servizio idrico da parte del Sian – ha specificato De Santis – e non appena saranno chiari gli esiti del tavolo tecnico su come poter gestire la situazione nel breve periodo, saranno comunicati ai primi cittadini, a Talete e a tutti gli interlocutori interessati”.
Sulla questione, Fratelli d’Italia, non tace, e rincara la dose contro la Regione Lazio.
“Le ditte hanno abbandonato i lavori (per la realizzazione dei potabilizzatori, ndr) poiché la Regione non ha più pagato. E da lunedì ha pure intenzione di multare tutti i Comuni che non chiuderanno i rubinetti, smettendo dunque di erogare acqua nelle case dei cittadini”.
Non solo.
Talete (gestore del servizio idrico), in una nota, fa sapere che anche dove gli impianti sono stati terminati, non c’è tranquillità.
“Si deve evidenziare – si legge nella nota – che gli impianti in fase di avviamento presentano diverse anomali che non consentono a volte un corretto funzionamento degli impianti di prima fase”.
L’unica soluzione, e speranza, per i cittadini che potrebbero rimanere senza acqua, è quella di una possibile deroga dei termini (di cui si vocifera), che dovrà essere stabilita dal Ministero della Salute, su parere scientifico dell’Iss, probabilmente fino a fine settembre. Mentre, per i Comuni in cui i parametri sono tra i 10 e i 20 microgrammi per litro, è già stato stabilito che si potrà attendere fino al 31 dicembre 2014, qualora questi non si fossero già dotati di potabilizzatori.
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