Categorie: Cronaca

Arsenio Lupin a Villa Giulia

Nella notte tra sabato e domenica sono stati trafugati dal Museo etrusco di Villa Giulia alcuni tra gli oggetti della collezione Castellani.

Verso mezzanotte i ladri hanno lanciato dei fumogeni per distrarre i vigilantes e impedire alle telecamere della struttura di riprendere la scena.
Poi, dal retro, hanno scavalcato la recinzione, hanno forzato alcune delle porte interne e sono riusciti ad entrare nel museo.
Una volta dentro, i ladri si sono diretti verso la Sala degli Ori dove hanno spaccato i vetri delle teche che contenevano la Collezione Castellani.
L'allarme lanciato dalle guardie giurate ha però impedito loro di rubare tutto, e quindi sono stati sottratti solo alcuni degli oggetti appartenenti alla Collezione.

La direttrice regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Lazio, Federica Galloni, definisce questo “un furto singolare, di cui non si comprende la finalità, dal momento che gli oggetti rubati non sono quelli di maggior valore nel museo. A Villa Giulia ci sono reperti archeologici di gran lunga più importanti – ha spiegato – che hanno maggior valore se immessi sul mercato. I Carabinieri esamineranno i filmati delle telecamere a circuito chiuso, anche se i ladri hanno utilizzato dei fumogeni durante il furto”.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della scientifica e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, che ipotizzano che l’attivazione del sistema d’allarme da parte dei vigilantes abbia messo in fuga i malviventi.
Per ora l’identità dei ladri è ancora sconosciuta.
Le guardie del museo non sono riuscite a vedere il loro volto, e i militari dell’Arma continuano a visionare tutti i filmati per cercare di identificare i ladri, nonostante i fumogeni.
I Carabinieri stanno passando al vaglio anche le riprese effettuate dalle telecamere della struttura nei giorni precedenti al furto, perché secondo gli investigatori è probabile che i ladri abbiano effettuato dei sopralluoghi.

Le indagini per ora hanno accertato che sono state rubate alcune collane della Collezione di gioielli ottocenteschi.

IL MUSEO DI VILLA GIULIA – Villa Giulia, una villa rinascimentale edificata su commissione di Papa Giulio III, è oggi la sede de Museo nazionale etrusco, fondato nel 1889. Qui sono contenuti tutti i reperti della civiltà etrusca appartenenti al periodo pre-romano del Lazio, dell’Etruria meridionale e dell’Umbria.

LA COLLEZIONE CASTELLANI – La Collezione fu donata allo Stato il 19 gennaio 1919 e si compone di più di 6mila oggetti, tra cui oreficerie antiche e moderne, ceramiche e frammenti di terrecotte.
Fu Fortunato Pio, capostipite della famiglia Castellani e discepolo di Michelangelo Caetani, duca di Sermoneta, ad avviare la Collezione. Portata avanti dai suoi due figli Alessandro e Augusto, fu Alfredo, il figlio di quest’ultimo, che dopo la sua morte completò la Collezione, perfezionando anche l’atto di cessione di questa al Museo di Villa Giulia.

Redazione

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