Cronaca

Artena, 45enne colto da infarto salvato grazie al tempestivo intervento del 118

Tempestivo l’intervento la sera del 25 Aprile scorso, alle ore 22, da parte degli operatori 118 di Colleferro, Marco Marcotulli, infermiere professionale, e Alessandro Romani, autista soccorritore, che, partiti da Colleferro a sirene spiegate, hanno raggiunto in pochi minuti la città di Artena, dove si trovava un uomo di 45 anni colto da arresto cardiaco mentre era in casa con la moglie.

Gli operatori, giunti sul posto, hanno iniziato subito la rianimazione cardiopolmonare e, dopo circa 10 minuti di manovre rianimatorie, l’uso dell’adrenalina e del defibrillatore, il cuore dell’uomo ha ripreso a funzionare correttamente. Provvidenziale è stata anche la rianimazione intrapresa subito dalla moglie e da una vicina di casa, mentre altre persone allertavano il 112.

Il giovane artenese, una volta che gli operatori giunti sul posto lo hanno stabilizzato, è stato trasportato in codice rosso presso l’Ospedale Parodi Delfino di Colleferro, dove erano stati allertati il cardiologo e il rianimatore.

Come raccontano i soccorritori, provvidenziale è stata soprattutto la capacità reattiva della moglie e di una loro vicina di casa, che hanno approntato un massaggio cardiaco.

Grande soddisfazione da parte di tutti: il giovane non ha avuto danni cerebrali e, dopo otto giorni di ricovero prima al PTV di Roma e dopo al Santo Spirito, è potuto tornare agli affetti dei cari. E’ ora in convalescenza e, per riconoscenza agli operatori di Colleferro, ha voluto ringraziarli personalmente invitandoli a casa. Un gesto bello e che rende merito a chi tutti i giorni si prodiga per aiutare e salvare vite umane.

La moglie del 45enne nel ringraziare Marco Marcotulli e il suo collega, ha sottolineato: “E’ importantissimo saper eseguire subito e correttamente le manovre rianimatorie da parte delle persone che si trovano davanti a un evento drammatico come questo”.

E’ vero. Se le manovre vengono eseguite immediatamente, i pazienti hanno il 30-40 % in più di possibilità di sopravvivenza. I nostri Comuni dovrebbero patrocinare e organizzare corsi di BLS gratuiti per i cittadini interessati, facendo comprendere loro l’importanza di essere in grado di utilizzare quegli strumenti validi ad aiutare chi è colpito da infarto e può essere salvato da un intervento di un operatore formato.

Roberto Spaziani

Redazione

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