Artena, Adolfo Mele chiede le dimissioni del segretario comunale
Il portavoce del Movimento 5 Stelle di Artena chiede le dimissioni della Dottoressa Simona Cipollini
Riceviamo e Pubblichiamo
Il Movimento 5 Stelle di Artena nella persona portavoce del sig. Adolfo Mele ritiene opportuno, a seguito di varie richieste protocollate che non hanno avuto la sua giusta attenzione, richiedere una sua pausa di riflessione circa il proprio operato.
Questa richiesta è sopraggiunta dal ripetersi di fatti che inducono a pensare il non rispetto della separazione fra la funzione di indirizzo-politico e la funzione di Alta Amministrazione di cui Lei è il garante. Questa separazione avrebbe dovuto garantire il rispetto della tutela dell’interesse collettivo rispetto all’interesse “privato” dell’azione amministrativa. E’ sotto gli occhi di tutti che “Mafia Capitale” ha avuto ripercussioni sugli imprenditori artenesi e, di conseguenza per l’influenza di questi, sui candidati delle liste. Il “SILENZIO ASSORDANTE” calato sull’informazione locale è sinonimo di minimizzazione del fenomeno e delle sue conseguenze.
Come in precedenza, prot. n. 19601 del 15/12/2015, vi è stato un grossolano fraintendimento evitando l’adeguamento delle informazioni a quanto richiesto. Oggi si è domandato il rispetto dello Statuto, art. 12 comma 6, dove è sancito il dovere dei consiglieri di comunicare i redditi e si risponde con una prossima applicazione delle modifiche al D. Lgs 33/13 . Precisiamo, altra cosa è il D. Lgs 33/2013. Un siffatto e sistematico voler evitare di affrontare le problematiche e il “tirare a campare”comporta ripercussioni non calcolabili sui dipendenti comunali. I politici e i dirigenti vengono e vanno via mentre i dipendenti rimangono.
La ciliegina sulla torta è il progetto della raccolta differenziata, annunciato in una conferenza alla cittadinanza del 3/12/2015 dal Sindaco e dagli Assessori Talone e Bucci, e non si sa quando sarà possibile realizzarlo, visto la mancata realizzazione dell’isola ecologica. Occorre essere chiari. Esiste un danno erariale di un milione di euro annui di responsabilità sia amministrativa che politica di cui si è chiesto spiegazione. C’è stata “inadempienza contrattuale” tenuto conto che la raccolta differenziata era prevista all’art 4 del contratto siglato tra il Comune di Artena e l’ex Consorzio GAIA, durata 2008-2016. Nel nuovo bando sono state eliminate le entrate da recupero dei materiali che saranno di appannaggio della società privata e non andranno a diminuire le tariffe dei rifiuti. Non è stata prevista una tariffazione puntuale di conferimento di modo da invogliare la riduzione di produzione di rifiuti. Scandaloso è che “Gli importi di cui al precedente quadro verranno corrisposti all’impresa appaltatrice indipendentemente dai quantitativi che saranno effettivamente avviati a smaltimento o a valorizzazione”, cioè si pagherà sulla quantità prevista (stimata) dal bando e non su quella effettiva. A nostro parere pagare l’incentivo ex art 92 d lgs 163-16 per 42.516,41 euro, spese supporto rup per 19.230,77, spese di assicurazione rup per 4.098,36 euro e per rischi dovuti ad interferenze per 13.412,04 euro per un “bidone del genere” è troppo. Così facendo, sempre a nostro parere, si distrugge l’ipotesi di recupero e riduzione dei rifiuti della politica zero rifiuti (Zero Waste) deliberata dal Consiglio Comunale e si stabilizza il “business” dei rifiuti, perché i sacrifici dei cittadini saranno appannaggio della società appaltatrice del servizio.
E’ più di un anno che protocolliamo richieste di adeguamento alle norme. Le richieste sono considerate delle “rotture di scatole” ma in realtà hanno la funzione di tutelare e salvaguardare quei dipendenti ligi e attaccati al proprio lavoro in quanto rendono un servizio alla collettività contrastando come possono scelte scellerate di amministratori pubblici che sembrerebbero incapaci. Mai come questa volta in Giunta comunale vi sono persone istruite e con riconosciute capacità manageriali. Addirittura tre avvocati che esercitano la professione forense, un manager sanitario e imprenditori di grosso calibro con esperienze oltre i confini nazionali.
Ebbene, come può constatare Lei stessa, “gesucristi in terra” non ve ne sono. Però occorre tenere le redini dell’organizzazione ed evitare che colui che la mattina timbra prima di tutti possa rivendicare la possibilità di “dettare ordini” tutta la giornata. Come abbiamo scritto un anno fà ad essere “accoltellati alle spalle” sono solo i cittadini artenesi che devono subire inefficienze gestionali quali la tassa dei rifiuti elevata, mancato riscossione dei tributi, aumento del debito, illuminazione pubblica più cara, tensostrutture ferme alle fondazioni, lavori di riqualificazione non adeguatamente controllati (piazza Galileo Galilei: pavimentazione che si rompe, palle di marmo che rotolano via e spariscono) e mancata richiesta di ripristino alla ditta appaltatrice, arco borghese, parcheggi a pagamento che vanno e che vengono, doppio o mono istituto, cimitero dove i loculi scivolano verso il basso, centrale biometano, chiusura della farmacia comunale, consulenti che aiutino i dipendenti comunali (Ladurner, Kibernetes, studi associati di avvocati per la farmacia comunale, raccolta differenziata). Tutte spese sulle spalle dei cittadini.
Quindi, per questi motivi, ci rivolgiamo al vertice amministrativo della apparato comunale, tutore di quella autonomia di separazione fra azione politica e azione amministrativa, affinché, dopo un periodo di riflessione, faccia un passo indietro e dia le dimissioni da Segretario Generale e da responsabile dell’anticorruzione. Sbaglierebbe a interpretare questo come un gesto di debolezza. Al contrario dimostrerebbe spirito di sacrificio verso quei dipendenti comunali che credono nel rispetto delle regole. Darebbe forza a coloro che cercano di tenersi lontano dalle richieste “strampalate” della politica che si ripercuotono contro quando i cittadini comprendono la portata delle soluzioni date ai loro problemi.
E’ vero, che sbaglia solo colui che fa. Ma è dannatamente diabolico perseverare e non imparare dai propri errori. Le BUGIE hanno sempre le gambe corte. Pertanto, il punto del non ritorno è arrivato per rendere chiaro a tutti noi da quale parte si trova. Faccia la sua scelta incondizionatamente da quanto soprascritto.