Artena – Anzio 5-0. Per la Vis 44 punti e nono posto in classifica
I rossoverdi con la netta vittoria odierna ipotecano la salvezza
Vis Artena (4-3-3): Rausa (46’ Scaramuzzino), Marianelli, Pompei, Tarantino, Costantini, Crescenzo, Panella, Alario (63’ Binaco), Pagliaroli (74’ Austoni), Tozzi (60’ Persichini), Origlia (70’ Baldassi). A disposizione: Capanna, Montesi, Cuscianna, Sabelli. Allenatore: Francesco Punzi.
Anzio 1924 (3-4-3): Rizzaro, Di Palma (80’ La Monaca), Costanzo (74’ Florio), Sterpone, Giordani, Labate, Buongarzoni, Papa (83’ Mulone), Prandelli, Bolo (57’ Malerba), Ludovisi. A disposizione: Trombetta, Andreoli, Baglio, Floris, Ronci. Allenatore: Gaetano Greco.
Arbitro: Luca Bergamin da Castelfranco Veneto; Assistenti: Rodolfo Spataro da Rossano e Piero Cumbo da Agrigento.
Marcatori: 7’ Tozzi, 15’ Pagliaroli, 55’ Tozzi, 71’ Persichini, 85’ Baldassi (V).
Ammoniti: Giordani (A).
Espulsi: 40’ Gaetano Greco, allenatore Anzio 1924 per proteste.
Angoli: 3 (V); 4 (A).
Recupero: 1’pt; 4’st.
Spettatori: 250 circa.
Note: La Vis Artena domina contro l’Anzio 1924, fanalino di coda del girone G di Serie D, e vola a quota 44 punti, che valgono il nono posto in classifica a più dodici dalla zona play out. 5 a 0 al termine della partita: un risultato che poteva essere ancor più rotondo se i giocatori rossoverdi non avessero sciupate le diverse occasioni sotto porta. Formazione allenata da Francesco Punzi che passa al 7’: Pompei dalla sinistra crossa in area, Tozzi sotto porta non sbaglia. Al 15’ ancora Pompei dalla sinistra lancia verso la porta Pagliaroli: il numero 7 rossoverde bravo ad anticipare in uscita l’estremo difensore avversario e fa 2 a 0. A inizio ripresa Punzi è costretto a sostituire il portiere, Rausa, per infortunio. Al 55’ Pagliaroli se ne va sulla destra, semina tre avversari in area e serve a Tozzi una palla da spingere solo in porta. Al 71’ ancora Pagliaroli sulla destra, imbeccato da Binaco, passa a Persichini che fa 4 a 0. All’80’ Baldassi colpisce la traversa, ma all’85’ da fuori area scocca il tiro che vale il 5 a 0 finale.
Foto di Roberto Coculo
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