Artena, approvato il Regolamento cura e rigenerazione dei beni

Conti: “Questo regolamento pone Artena tra i primi Comuni del Lazio a dotarsi di uno strumento giuridico e operativo”

Ingengnere Armando Conti, esponente consiglio comunale di Artena: "Questo regolamento, pone Artena tra i primi Comuni del Lazio a dotarsi di uno strumento giuridico e operativo di collaborazione tra cittadini e Amministrazione Comunale, e disciplina le norme per la cura e la rigenerazione degli spazi comuni, nella convinzione che la partecipazione è un valore aggiunto sempre più diffuso, ma che necessita comunque di garanzie di relazione. In sostanza viene stipulato un patto di collaborazione, cioè un accordo tra cittadini attivi e pubblica amministrazione,  per la cura e la rigenerazione degli spazi e beni comuni, così l’Amministrazione si pone come garante di questa soluzione  e  stipula degli accordi di collaborazione con i cittadini che si vogliono attivare  sulla base dell’esigenze del singolo bene urbano.

Il principio cardine è quello di sviluppare il senso civico, nella consapevolezza della responsabilità che ognuno ha nei confronti dei beni comuni, intesi come luoghi che ci circondano quotidianamente, e della loro cura. Naturalmente ad Artena gli esempi in tal senso possono essere molteplici: una strada da tenere pulita, uno spazio pubblico trascurato fino al degrado da riqualificare, un bene archeologico da tutelare come le mura ciclopiche di Piana Civita o la manutenzione di un parco come ad esempio la villa Borghese; si tratta di tutti beni verso i quali  non si può rimanere passivi o addirittura maldisposti, ma che occorre considerare come valori e in quanto tali curarli e mantenerli esattamente come spazi di casa nostra, proprio perché anch’essi ci appartengono. Il tutto consiste dunque in un nuovo modo di far incontrare la volontà di collaborazione dei cittadini con l’Amministrazione in l’attuazione al principio di sussidiarietà introdotto nel 2001 nella nostra Costituzione (art. 118 ultimo comma). 

Con il principio di sussidiarietà si riconosce infatti ai cittadini  la possibilità di attivarsi autonomamente, senza l’obbligo di essere iscritti ad Associazioni con scopi sociali, per contribuire a dare soluzioni insieme all’ Amministrazione comunale nell’interesse generale. A tal proposito, farò proposta alla Commissione di revisione dello Statuto comunale di aggiungere un articolo in cui si espliciti proprio il principio di sussidiarietà essendo ormai un punto basilare dell’ordinamento.

 

Come funziona la collaborazione:

Il regolamento prevede che il Comune periodicamente renda noto con un avviso pubblico:

– l'elenco degli spazi, degli edifici che potranno formare oggetto di interventi di cura o di manutenzione ordinaria, indicando le finalità che si intendono perseguire attraverso la collaborazione con i cittadini attivi;

– i vari ambiti di intervento per la produzione di servizi collaborativi.

– la proposta di collaborazione viene sottoposta alla valutazione dell' ufficio tecnico che ne valuta la sua complessità al fine di adottare le soluzioni più idonee anche con l’ausilio della progettazione. Per i lavori che prevedono basse competenze tecniche, essi possono essere facilmente assegnati, per quelli più complessi invece, i cittadini proponenti dovranno proporre un progetto a firma di un professionista in possesso di adeguate competenze e titolo e che si assuma la responsabilità di seguirne l'intero svolgimento. La proposta di collaborazione che determini modifiche sostanziali allo stato dei luoghi o alla destinazione d'uso degli spazi pubblici è sottoposta al vaglio preliminare del Consiglio Comunale.  

Il Regolamento l’ho presentato in data 11 maggio 2015, prot. 7222, ed è stato approvato il 25 giugno 2015 nella Commissione urbanistica che ha lavorato a questa normativa con serietà e dedizione, grazie anche alla proficua e valida collaborazione del Presidente di Commissione, Costanzo Pompa,  degli altri membri, dei capigruppo e del Dirigente dell’ufficio tecnico".

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