Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: Selvatico
Intervista al capitano Marco Ciafrei: “I miei sono amici non sono concorrenti”
Profumo di Palio. La più coinvolgente manifestazione turistica, tradizionale, culturale di Artena: il Palio delle Contrade della Città di Artena avrà inizio il 5 agosto. Il tutto si svolgerà, come sempre, all’interno del meraviglioso parco della Villa Borghese di Artena contornato da stand enogastronomici realizzati dai contradaioli al fine di poter degustare i cibi tipici della tradizione artenese. Il Palio delle Contrade di Artena è principalmente amore per il territorio, per la storia, per le vicende, per i personaggi che hanno animato la vita di questa stupenda città nel corso dei secoli, che ancora va a passo di mulo. Per nove giorni di agosto, dunque, è garantito lo spettacolo e la gastronomia.
Ogni sera sono previsti giochi diversi per l’assegnazione di punti, ma tutto comincerà con la bella e sfavillante sfilata storica con i rappresentanti nobili e popolani con oltre mille persone e animali tra muli, asini, cavalli e mucche, che partirà dalla piazza della Vittoria, per arrivare fino al parco di Villa Borghese. Nei giorni successivi, le dieci contrade si contenderanno la vittoria disputando 21 giochi popolari: corsa con la carrettella, canzone in dialetto, staffetta maschile e femminile, sardamontone, tiro alla fune, corsa con il cerchio, salto della corda maschile e femminile, corsa con la botte, battitura del grano, taglio del tronco, poesia in dialetto, corsa con la conca, corsa con il sacco, percorso del contadino, tiro con l’arco, gioco del brigante, tiro con la fionda, quintana storica, corsa con il somaro.
Le diedi contrade in gara (in ordine di stand Palio 2017): contrada Maiotini, contrada Valli, contrada via Latina, contrada via Velletri, contrada Centro Storico, contrada Selvatico, contrada Torretta, contrada Colubro, contrada Macere, contrada via Giulianello.
Conosciamo meglio la contrada Selvatico: “Il nome Selvatico deriva dal latino silvae, cioè bosco o selva allo stato naturale. 65 anni orsono lo era veramente e era abitato da pochissime famiglie. Il patrimonio naturale, oltre ai boschi, erano la freschissima acqua sorgiva e l’antica fontana del Selvatico completa di abbeveratoio e lavatorio, per non parlare degli stagni pieni di farfalle che la circondavano e l’ immenso verde che quasi invadeva il piccolo sentiero che conduceva al paese. Le uniche risorse erano l’ allevamento del bestiame e l’ agricoltura. L’ otto di settembre del 1946, dopo le sofferenze e l’ incolumità della guerra, Padre Girolamo Mele, insieme agli abitanti della zona, fondarono la chiesetta del Selvatico, dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. Il progresso poi inevitabilmente se pur lentamente cambiò il volto di questa contrada: l’unica strada che c’era fu allargata e successivamente asfaltata, la fontana fu distrutta da un industria mineraria, alle soglie degli anni 60 arrivarono: la rete telefonica, la luce elettrica e poi la rete idrica con l’acqua del Sembrivio, agli inizi degli anni 60 si svilupparono le prime imprese edili e artigiane e qualche negozio alimentare e fu installato il primo telefono pubblico. Negli anni 80 gli abitanti della zona con le loro risorse installarono l’ illuminazione per le strade, poi negli anni 85-90 il comitato di zona di allora, in collaborazione con i cittadini, inaugurò un’altra strada di sfondo che permetteva il transito degli scuolabus collegandosi alla strada provinciale di Via Giulianello. Presidente di contrada Stefano Mancini”.
Per la contrada Selvatico il capitano del Palio delle Contrade 2017 sarà Marco Ciafrei, 34 anni al suo sesto anno da capitano; nel 2016, la contrada Selvatico si è classificata prima in concomitanza della via Giuianello (Palio vinto dalla via Giulianello per la differenza nei successi nei giochi, 7 a 3).
Marco Ciafrei come vede la contrada in questo anno?
“Vedo la contrada ancora più affiatata. ‘La botta’ presa l’anno scorso ci ha dato maggiori stimoli per migliorare dove abbiamo peccato. Abbiamo cercato di colmare quelle lacune che non ci hanno permesso di vincere il Palio lo scorso anno: lacune di carattere, penso che mai nessuno avrebbe potuto pensare e dire che una contrada piccola in sei anni arrivi a giocarsi la vittoria finale. C’è stata una differenza mentale, la via Giuianello aveva l’esperienza di aver vinto 10 volte il Palio. Quest’anno il campo dirà se abbiamo colmato queste lacune, se siamo maturi per vincere. L’obiettivo è alzare il gonfalone, ma, essendo quest’anno un Palio aperto a tutti, ci credono e proveranno tutte le contrade”.
I giovani all’interno della contrada?
“Siamo tutti giovani, il più anziano è Armando De Sbrocchi che gareggerà nella quintana storica. L’età media è bassissima. Il gruppo che si è iniziato a formare nel 2011 ha sempre avuto l’interesse nel dare spazio ai giovani, sia nel gruppo giochi, sia nel direttivo. I ragazzi che escono dalla staffetta cerchiamo di non farli fermare. Il Palio è per i ragazzi”.
La contrada Selvatico, seconda nella classifica generale al termine del Palio 2016, ha vinto nel gioco della sardamontone. Pensa di poter confermare questo risultato? E in quali competizioni pensa si possano affermare i suoi atleti?
“Ogni Palio è a se e ogni gioco è a se. La contrada si prepara a vincere il Palio puntando a vincere tutti i giochi. Quest’anno senza la via Giulianello è difficile fare calcoli, i punti dei 7 giochi da loro vinti chi li conquisterà? Non si sa. Noi ci stiamo preparando per vincerli tutti, ma nello stesso tempo ogni gioco è a se”.
Che messaggio vuole mandare alla sua contrada?
“Continuare a lavorare in futuro come abbiamo fatto fino a oggi, a prescindere da come andrà il Palio. Si vede il divertimento nella preparazione, questo significa che c’è gruppo, famiglia, armonia. Io i miei ragazzi non li chiamo concorrenti, li chiamo amici perché siamo un gruppo di amici. Nell’armonia e nel divertimento i risultati non possono non venire. Quindi, a questi amici, chiedo di continuare a lavorare in armonia, senza discussioni. In futuro si parlerà molto del Selvatico”.
Che Palio sarà?
“Un Palio aperto a tutti. Come contrada Selvatico ci uniamo al dolore della via Giulianello e stiamo vicino alla contrada. Come gruppo Selvatico stiamo vicino anche alla nostra Cesarina per il lutto che ha avuto qualche mese fa. Le contrade si stanno preparando tutte e sarà una bella lotta”.
In bocca al lupo alla contrada Selvatico.
Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: Centro Storico FOTO
Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: via Velletri FOTO
Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: via Latina FOTO
Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: Valli FOTO
Artena, aspettando il Palio conosciamo le contrade: Maiotini FOTO