Artena, che Palio sarà per la via Giulianello? Ce lo dice Adolfo Latini

“L’intenzione della nostra contrada? Una risposta scontata: riportare il gonfalone in via Giulianello”

Si avvicina l’inizio del Palio delle Contrade (dal 3 al 12 Agosto), la ventisettesima edizione. Dieci giorni di festa, dieci giorni di tradizione, otto giorni di giochi, dieci contrade in gara, all’incirca 1500 persone impegnate, tra atleti, preparatori e componenti degli staff. Non solo una manifestazione estiva: il Palio delle Contrade è tradizione, cultura, ma anche aggregazione. Circa centocinquanta tra bambini/e, ragazzi/e e adulti per contrada, ogni giorno per due mesi, forse anche di più, si ritrovano nei campi prove per preparare al meglio la manifestazione.

Conosciamo meglio le contrade partecipanti intervistando i presidenti dei comitati, in ordine di stand, iniziamo da Adolfo Latini della via Giulianello, casata Tuttavilla.

Il comitato della via Giulianello nasce nel mese di febbraio del 1992. I componenti operano a fin di bene per la contrada, alcuni di loro negli anni hanno collaborato per la realizzazione della festa di Sant’Antonio da Padova, allestito il carnevale, oltre ad aver organizzato il Palio delle Contrade. Comitato interzonale perché raggruppa alcune piccole contrade: Abbazia, valle Raina, La Grazia, La Magnarozza, valle Tommella, Spinaceto e valle Santo Stefano. All’inizio di via Giulianello a sinistra si può ammirare il Convento Francescano costruito dal Cardinale Scipione Borghese nel 1615 con il favoloso chiostro. Una curiosità: al terzo chilometro di via Giulianello, sulla destra, vi era un’abbazia di Frati Benedettini forse un distaccamento della vicina Subiaco, intorno agli anni 1100-1400, che ha dato nome alla zona, appunto “Abbazia”. Nelle campagne della via Giulianello esistono muracci e caseggiati, anche se non si sa l’epoca precisa a cui risalgono se Etrusca o Volsca, i muracci più visibili sono quelli di valle Pigna, Collerotte, la Pescara, la Grazia e colle Galline. E’ una zona ricca di agricoltura e pastorizia. Nella parte sottostante la montagna esistono dei favolosi uliveti, tra cui quello del principe Borghese. La via Giulianello ha conquistato 11 volte il gonfalone, l’ultima volta nel 2016, mentre nel 2017 non ha partecipato, per i lutti verificatosi all’interno della contrada a pochissimi giorni dal Palio.      

Piatto tipico della via Giulianello da poter gustare durante i dieci giorni del Palio: strozzapreti al sugo di pecora.

Presidente, come è andato questo anno in contrada?

“Questo per noi sarà il Palio del rientro e siamo prontissimi, non vediamo l’ora di partecipare”.  

Come stai preparando la contrada a questo Palio 2018?

“La contrada si sta preparando abbastanza bene, dopo un anno di fermo la ripartenza è stata dura. Dalla nostra abbiamo il grande spirito e siamo ripartiti alla grande. Siamo molto uniti”.

Come vede gli atleti?

“Gli atleti stanno dimostrando una grande ‘aggressività’ agonistica, sono molto uniti e stanno lavorando con lo spirito giusto”.   

Quali sono le intenzioni della contrada?

“L’intenzione della nostra contrada? Una risposta scontata: riportare il gonfalone in via Giulianello. Ci stiamo impegnando molto ed è nostra la volontà di conquistare il Palio 2018 per poterlo dedicare ai nostri due concittadini scomparsi lo scorso anno”.

Che messaggio vuole mandare alla contrada?

“Dobbiamo restare uniti, continuare ad essere una famiglia, dare il tutto per tutto per i nostri colori. Sono onorato di essere il presidente della via Giulianello e ringrazio tutti i miei contradaioli”.

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