La comandante della Polizia locale di Artena, Marta Sodano, è stata “aggredita” verbalmente al mercato settimanale di Artena.
Come in tutte le cittadine del Lazio, dal 18 maggio sono stati riaperti i mercati settimanali. Però sempre rispettando i distanziamenti, indossando le mascherine ed i guanti e provvedendo alle sanificazioni. Ciò è avvenuto anche ad Artena dove il mercato si svolge ogni mercoledì in piazza Livatino, entrando in via 18 Dicembre 1991. Ma alcuni avventori ci hanno segnalato, che, pur essendo presente il Corpo della Polizia Municipale locale, sia mercoledì 20, sia mercoledì 27, all’entrata, dovendo attendere il proprio turno, si è creata, col passare delle ore, una ressa di gente.
«Persone che, non rispettano il metro di distanziamento, che si è accalcata senza che i Vigili urbani intervenissero. E questo fino all’orario di chiusura. Poi, una volta entrati, pur essendo la piazza molto ampia e non tutti i banchi presenti, essendo assenti gli spuntisti, non si è mantenuta la distanza di sicurezza. Né ci sono stati richiami da chi è preposto al rispetto delle norme in tempo di pandemia».
Una signora, poiché non le era stato emesso lo scontrino, sempre secondo le segnalazioni che ha fatto su Facebook, lo ha chiesto al venditore il quale le ha rifilato uno scontrino non-fiscale emesso addirittura nel 2018. Ennesima lamentela è il fatto che il terreno, che dovrebbe essere più che pulito, appare trascurato, non spazzato, né sanificato. Presso l’erba infestante si vedono cartacce, rifiuti di ogni tipo, addirittura i guanti lasciati in “bella” mostra dopo essere stati usati dagli avventori.
Dopo tali e tante lamentele abbiamo contattato il Comandante dei Vigili Urbani di Artena, la Dott.ssa Marta Sodano che gentilmente ha risposto ai nostri taccuini. La Dott.ssa Sodano ci ha riferito che, «pur essendo il Corpo sotto organico, dalle ore 6:30 del mattino erano al mercato, quindi all’apertura delle ore 8:00 hanno fatto entrare 60 persone. Poi contingentandole altre 30 e così via fino alla chiusura. Ogni due persone che uscivano, ne facevamo entrare altrettante. In tutto sono stati fatti entrare 1.200 avventori, sempre rispettando le distanze, all’esterno come all’interno. Predisponendo corsie a senso unico, di accesso e di uscita per evitare assembramenti».
Comunque, accogliendo alcune lamentele, «il prossimo mercoledì verrà organizzato un percorso alternativo per favorire la corsia d’ingresso». La Dott.ssa mercoledì scorso 27 maggio è stata costretta a chiamare i Carabinieri «perché il proprietario di un banco mi ha aggredita verbalmente dicendo che non gli permettevo di lavorare. Se non si rispetteranno le regole, fioccheranno le sanzioni».
Sono incivili anche gli avventori che incuranti delle transenne poste come dissuasori, a Valle dell’Oste le hanno scavalcate per entrare non contingentati. Addirittura alcuni non volevano entrare con i guanti ed hanno fatto rimostranze. Se però tutti, commercianti ed avventori, rispettassero le regole di igiene, distanziamento, in tempo di pandemia da Covid-19, tutte le problematiche evidenziate si appianerebbero.
*Articolo a cura di Rita Cerasani
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