Artena, da oggi vietato esporre all’esterno alimenti, frutta e verdura
Il sindaco Felicetto Angelini ha preso tali provvedimenti per preservare la salute dei suoi cittadini
L’ordinanza è stato firmata dal primo cittadino di Artena Felicetto Angelini e vieta agli esercenti l’esposizione di frutta e verdura, sul suolo pubblico e privato in quanto darebbero libero sfogo all’azione di agenti atmosferici inquinanti e nocivi. Tutto ciò sarebbe causato dalla luce solare, dai parassiti e dallo smog prodotto dalle autovetture e non solo. A chi non rispetterà questo divieto vedrà l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’art. 6 della Legge n. 283/1962, cioè, verrà applicata la pena accessoria della chiusura dell’esercizio da un minimo di giorni 3 a un massimo di giorni 7.
Il sindaco ha preso tali provvedimenti per preservare la salute dei suoi cittadini; infatti, il provvedimento recita: “i prodotti destinati all’alimentazione, posizionati all’esterno delle attività commerciali, sono esposti al depositarsi di numerose sostanze nocive all’organismo umano come polveri sottili, benzene, piombo, anidride solforosa e altri agenti chimici. Dato atto che le emissioni dei veicoli sono una fonte significativa di inquinamento atmosferico, che incide fortemente sulla salute della popolazione. Considerato quindi il rischio sanitario derivante dall’ingestione di alimenti esposti ad agenti inquinanti…il Sindaco ordina di cessare immediatamente l’esposizione e la vendita, all’esterno dei locali adibiti ad attività commerciale, di ogni tipo di genere alimentare ortofrutticolo, con l’immediata rimozione di tutte le strutture utilizzate per tali attività…”.
Un provvedimento che sta facendo già discutere: “Il mio piccolo negozietto non può contenere tutte le verdure e le espongo fuori per una questione di spazio”, ci ha scritto un fruttivendolo. Così il titolare di un altro negozio: “Mi sembra assurdo non poter esporre all’esterno”. C’è invece chi si è detto pronto a rispettare la legge: “Il Comune non ha fatto altro che adeguarsi alla legge”.
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