Artena, Daniele Trulli spiega la differenziata
L’ex Assessore ai Lavori Pubblici e delegato Gaia ci spiega come si stava evolvendo la differenziata
Insediatosi ormai da qualche settimana il commissario prefettizio nel comune di Artena, le varie appartenenze politiche iniziano a parlare dell’andamento della ormai “passata amministrazione” e, a tal proposito, sono andato ad intervistare l’ex assessore ai lavori pubblici Daniele Trulli per fare il punto sui rifiuti, oggetto di discussioni in questi giorni.
Qualche giorno fa, mi è capitato per caso tra le mani, un volantino del movimento 5 stelle di Artena che parlava della mal gestione della raccolta differenziata e del metodo poco efficiente, allo stesso tempo sul numero precedente del giornale la Tribuna leggevo l’intervista al segretario del PD Talone, che affermava la stessa cosa, ci spiega se possibile la situazione dei rifiuti ad Artena?
"Quando il Sindaco decise di affidarmi la delega dei rapporti con il consorzio Gaia per fare il punto della situazione, capire il metodo di raccolta che si eseguiva sul territorio, ma soprattutto programmare quel cambiamento che ci avrebbe permesso di avere una nuova visione sulla gestione dei rifiuti, un maggior rispetto per l’ambiente e allo stesso tempo un risparmio economico, mi attivai quindi per espandere il porta a porta su tutto il territorio. Per iniziare questo tipo di raccolta però si presentarono tre grandi problemi, i quali non avrebbero permesso il corretto funzionamento se non risolti prima dell’avvio: 1) l’umido. Non essendoci impianti disponibili per lo smaltimento nel Lazio, avremmo dovuto trasportarlo fuori Regione, raddoppiando il costo per il Comune e quindi per i cittadini. 2) L’isola ecologica che era presente in via Valle dell’Oste non era adeguata per la tipologia di raccolta porta a porta. 3) Il Gaia che attreversava un momento economicamente negativo e quindi confusionale. Effettuata questa analisi, mi attivai con l’ufficio, facendo le varie richieste per essere accolti il più presto possibile nei centri di smaltimento dell’umido presenti nella regione, poi andai in Provincia per richiedere nuovi finanziamenti per l’avvio del porta a porta e per la realizzazione di un isola ecologica. I tempi però non sarebbero stati brevi, quindi decidemmo col Sindaco, nel frattempo, di avviare la raccolta differenziata stradale, poiché il contratto in corso, stipulato precedentemente al nostro insediamento, tra Comune e consorzio Gaia, prevedeva il posizionamento di 110 batterie, ognuna composta da 5 secchioni per la differenziata".
Che costo hanno avuto queste batterie della raccolta stradale?
"Costo zero. Per questo li abbiamo fatti posizionare, altrimenti non ne avremmo neanche parlato. Abbiamo fatto rispettare il contratto. E’ questo che purtroppo, forse per demagogia, non è stato detto. Questo tipo di raccolta rientrava nel contratto, li avevamo già pagati ma non erano mai stati posizionati. L’amministrazione era consapevole che non avrebbe portato riscontri eccellentissimi, ma, in attesa di fondi, in attesa che qualche centro di smaltimento per l’umido ci inserisse nel programma, abbiamo iniziato a sensibilizzare i cittadini e noi stessi, per partire, al momento giusto più preparati e raggiungere percentuali discrete in breve tempo. Se il discorso della raccolta differenziata fosse partito 15/20 anni fa, oggi staremmo a discutere per come arrivare all’80/90%.".
Quindi, quale sarebbe stato, viste le dimissioni del Sindaco il progetto vero e proprio?
"Il progetto vero e proprio era semplice, anzi, è semplice, perché sicuramente la prossima amministrazione troverà la strada in discesa, visto che la Provincia di Roma il 16 settembre 2013, ha concesso, a seguito della richiesta presentata come ho detto precedentemente il 17 settembre 2011, la somma di 198 mila euro circa per la realizzazione del centro comunale per la raccolta differenziata, isola ecologica e 570 mila euro circa per l’avvio del porta a porta".
Come avreste iniziato? E cosa prevedeva il nuovo sistema?
"Sarò breve perché il discorso è molto articolato ma le fasi principali sarebbero state queste: nell’arco di tempo in cui si sarebbe realizzata l’isola ecologica, avremmo iniziato la campagna di sensibilizzazione , riunioni nelle scuole, giornate ecologiche, insomma una campagna di sensibilizzazione adeguata e fortemente funzionale, diversa da quella effettuata per la stradale, fatta con poche risorse purtroppo, coinvolgendo le opposizioni come promesso nell’ultimo consiglio comunale. Ultimati i lavori, arrivata l’isola ecologica e stipulato il contratto per lo smaltimento dell’umido, che tra l’altro nei primi giorni di settembre 2013 un centro della Provincia di Latina ha accolto la nostra richiesta, avremmo iniziato a far consegnare i cestelli ad ogni famiglia ciclicamente dividendo il territorio, le contrade e il Centro Storico e l’urbano, per controllare e “monitorare” l’avvio, deal personale autorizzato facendo anche un censimento, cercando di abbattere così anche l’evasione presente".
Tutto questo entro quale data?
"Contavamo di farlo in primavera 2014 per partire a regime a settembre 2014. Qualcuno potrà affermare il contrario, potrà dire che tutto questo è falso, ma dormiremo sogni sereni poiché ci sono i documenti in Comune che confermano quanto detto, quindi tutti potranno vedere. Sembra facile avviare un cambiamento radicale, ma vi posso assicurare che non è così, quando si parla di rifiuti nulla è semplice per questo avremmo coinvolto l’intero consiglio, tra l’altro anche disponibile alla collaborazione. I fondi ora ci sono, non ha importanza chi avvierà questo “cambiamento definitivo”; l’importante è che si realizzi per il bene della nostra città".
Quando avreste dovuto iniziare a raccogliere i frutti di questo lavoro della raccolta differenziata porta a porta c’è stato lo scioglimento del consiglio per le dimissioni del sindaco. Cosa accadrà da qui ai prossimi mesi? Quale sarà il quadro politico?
"Beh, oggi è troppo prematuro parlare di un quadro politico ben definito, spero invece che qualunque esso sia, riesca a stare vicino il più possibile ai cittadini, cercando di risolvere i problemi. L’Italia sta attraversando momenti economici difficili, la disoccupazione sta toccando livelli mai raggiunti e creare false aspettative credo sia deleterio per tutti, è finita la politica delle promesse elettorali, la sincerità sarà la formula vincente più dei vari programmi che si presenteranno".