Alta tensione a partire dalle prime ore del mattino in via Contrada Pomario per lo sgombero di un'abitazione previsto per oggi, 21 marzo. Dalle 5 Polizia e Carabinieri sono sul posto per dare seguito alla sentenza del Tribunale di Velletri, nei confronti di una cittadina artenese del 1967. Come era facile prevedere la tensione è salita alle stelle, con i proprietari che si sono barricati in casa e diverse persone che sono giunte sul posto a supportarli. In particolare si tratta di alcuni cittadini di Artena e di tanta gente venuta dai Castelli Romani. Inoltresul posto sono presenti il vice sindaco di Lariano e il comitato Equi Diritti, guidato dal presidente e vicepresidente Cristina Milani e Marco Milani. In totale le case abusive da demolire sono oltre 50.
Ma anche il comune di Artena si è mobilitato, con in primis il sindaco Felicetto Angelini e l'assessore ai Lavori Pubblici Domenico Pecorari, oltre al segretario del PD, Cristian Acciarito. Angelini e Pecorari hanno inizialmente avuto un colloquio con le Forze dell'Ordine. Nel frattempo i proprietari sono usciti dalla loro abitazione per applaudire i manifestanti. Presente anche un'ambulanza per prestare eventualmente soccorso alla figlia della proprietaria, una ragazza al quarto mese di gravidanza. Da segnalare anche l'arrivo di un fornaio di Artena, che ha voluto esprimere la sua personale solidarietà preparando della pizza per i manifestanti.
AGGIORNAMENTO ORE 9.45 IL SINDACO ANGELINI ANNUNCIA: OGGI NESSUNA DEMOLIZIONE
Questo è l'esito della mediazione del sindaco di Artena, che alla trasmissione radiofonica di Francesco Vergovich "Roma ogni giorno" in onda su Radio Roma Capitale, ha illustrato nel dettaglio la situazione. "Stamane – ha dichiarato il primo cittadino – ho voluto farmi carico dell'emergenza sociale nella quale precipiterebbe il Comune, nel caso tante famiglie venissero estromesse dalle loro abitazioni". Angelini chiarisce: "Non si sta mettendo in dubbio il fatto che le costruzioni siano abusive e che la magistratura deve applicare la legge ma oggi ho preso pubblicamente l'impegno di studiare un piano di recupero, valutando la possibilità che possa consentire almeno ai nuclei abusivi di necessità di ricomprenderli in un contesto urbanistico".
"Il sindaco – precisa Angelini – non ha il potere di bloccare le demolizioni ma oggi sono perlomeno riuscito ad evitare che la vicenda degenerasse pericolosamente. Si deve tenere presente che la situazione rischia di divenire drammatica dal punto di vista sociale non solo per il Comune di Artena ma per tutti quelli dei Castelli Romani che si trovano ad affrontare i medesimi problemi. Ad Artena sono 55 le case che devono essere demolite ma non siamo certo i soli ad affrontare questa emergenza".
Poi il sindaco chiude con un importante appello: "Per evitare tutto questo occorre smettere di costruire abusivamente, rivolgo a tutti questo appello: ancora oggi ci sono persone che proseguono su questa strada e non capiscono i danni che arrecano". L'iniziativa del primo cittadino di Artena ha riscosso il plauso del Comitato Equi Diritti: "Il sindaco ha evitato la demolizione di una casa di necessità, salvaguardando la famiglia. Invitiamo gli altri primi cittadini a seguirne l'esempio".
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