Giorni fa i colleghi di giornali locali su carta stampata hanno scritto che De Castris parteciperà alle future possibili primarie all’interno del PD di Artena, dove lo stesso Fabrizio è iscritto. Il candidato sindaco commenta un po’ infastidito: “Leggo dalla stampa che sarei uno dei candidati alle primarie del PD per le elezioni del sindaco di Artena. Devo precisare che la notizia è priva di fondamento. Non mi riconosco nella iniziativa del PD. Le primarie vengono indette nel rispetto di regole statutarie e servono a dare voce comune a una lista di partito oppure – come sarebbe il caso di Artena – a una coalizione capace di valorizzare tutte le posizioni di partenza nell’interesse della comunità. In questa occasione, invece, vedo primarie indette prima del confronto con partiti, associazioni e movimenti quali “Artena Insieme”. Il che comporta un paradosso: cioè si indicono primarie di coalizione prima che la coalizione si sia formata; e si rimanda a dopo il confronto sui programmi. Il tutto mi appare non solo come una conta fra persone, utile solo a dividere le elettrici e gli elettori del PD, ma anche come un danno alla futura candidatura che, se dovesse essere di colazione, non avrebbe nei fatti un vero e preventivo consenso.
Ma forse vi è anche di peggio. Ci si nasconde dietro una prassi apparentemente inoppugnabile per far prevalere, nella realtà, i soliti vecchi giochi, le solite ambizioni, i soliti gruppi di interesse, invece che costruire su programmi condivisi su basi valoriali. Non posso accettare il vecchio spacciato per nuovo. Ho allora deciso di consegnare la mia adesione al PD nelle mani del Segretario Regionale per una sua valutazione. Il mio impegno politico e personale però non si interrompe. Ho intenzione di continuare a dare il mio contributo affinché i cittadini di Artena vedano riconosciute le loro giuste attese. Continuo a lavorare nel “Laboratorio delle Idee” per mettere a punto proposte attuabili per quanto riguarda temi come la riduzione dei tributi comunali, la raccolta differenziata, la creazione di un polo culturale, il decoro urbano, la messa in sicurezza delle strade, il miglioramento dei servizi alla persona e di altri servizi essenziali a partire dall’illuminazione, dalla mobilità e dai parcheggi. In un comune, la sommatoria delle piccole cose fa la grande politica. Così, mentre il PD andrà a lacerarsi su primarie di dubbia utilità, il “Laboratorio delle Idee” sarà invece attivo in un programma di ampio ascolto della cittadinanza, per passare dai bisogni alla proposta; e dalla proposta al buon governo. Vado avanti con il mio lavoro, certo della comprensione e dell’attenzione delle cittadine e dei cittadini di Artena”.
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