Artena, Fabrizio De Castris parla alla contrada Macere
Pino Ciafrei: “Dobbiamo dare i servizi oggi, e il futuro ai nostri giovani”
Venerdì 16 maggio la lista Artena Cambia arriva a presentarsi in contrada Macere. Ad aprire la serata è stato l'ex sindaco Erminio Latini. Lui ha voluto presentare il candidato al consiglio comunale Pino Ciafrei e il candidato sindaco della lista Artena Cambia, Fabrizio De Castris. E lo ha fatto elogiando le caratteristiche di entrambi, ma soprattutto la loro conoscenza del territorio e l'amore per la propria comunità. Prima di passare la parola, ci ha tenuto ad affermare "a livello locale, non possiamo dire sono tutti uguali. Perché ci conosciamo: allora scegliamo con attenzione chi vogliamo che ci amministri! Cerchiamo di difendere la nostra comunità e il nostro territorio. Diamo consenso a chi lo merita, a chi è in grado di rappresentarci: non è possibile che un blocco di buoni di benzina possa prendere il sopravvento. Chi approfitta del bisogno della gente non è degno di partecipare a una competizione elettorale". Dopo un applauso, chiude così "Fabrizio e Pino sono due uomini che possono rappresentare le istanze e i bisogni delle persone, questo è quello che conta per un buon amministratore".
Pino Ciafrei dimostra tutta la sua dedizione raccontando quali sono gli impegni semplici che la lista Artena Cambia si assume per la contrada Macere, perché "qui tutto è rimasto fermo a dieci anni fa. Ora invece abbiamo l'opportunità di eleggere un sindaco di Macere, ma soprattutto una persona seria, che sta in mezzo alla gente. Dal 26 maggio, insieme, ci rimboccheremo le maniche, non solo per la nostra contrada ma per tutto il territorio della nostra città". Fabrizio De Castris rilancia le parole di Pino: "va pensato alle contrade come fossero vere e proprie città, perché uno dei più grandi errori culturali che si è fatti è stato proprio dividere il centro dalle frazioni, pensando quest'ultime come periferie. Invece noi amiamo Artena per intero, e lei sola serviremo tentando ogni giorno di ricostruire il senso di appartenenza a questa comunità". Si sofferma sul metodo di governo, che cambierà, perché centrale sarà l'ascolto dei bisogni dei cittadini, così come lo è stato in campagna elettorale. "Noi vogliamo crescere, vogliamo andare verso il futuro. Vogliamo dare vita alla nostra città: attraverso i servizi primari e comunitari". Prima di salutare i tantissimi cittadini intervenuti, a loro ha rivolto il consueto e importantissimo appello contro il voto di scambio, "perché la nostra dignità non è in vendita".