Artena, Il PD, guardi al futuro a testa alta e con coraggio

Servono nuove idee e un progetto per Artena

Riceviamo e Pubblichiamo da un tesserato PD, Renato Centofanti:

Torniamo sulla crisi amministrativa e le sue evoluzioni, in particolare alla luce della richiesta del sindaco Angelini, per un impegno del PD nel trovare un accordo politico,dopo il disfacimento delle liste civiche. Ho chiesto in tre articoli -apparsi sul QdL- le dimissioni entro il 18 febbraio, per poter andare alle elezioni a giugno, quindi con un commissariamento di soli tre mesi che niente avrebbe nuociuto alla città. Il sindaco ha deciso in modo diverso, e questa è una decisione politica di cui dovrà farsi carico, perché come tutte le scelte, poi, vanno alla prova dei fatti. Adesso la realtà è cambiata, se perdurerà la crisi amministrativa e non si trovassero sbocchi accettabili, avremmo davanti un lungo commissariamento, e certamente non è una buona cosa, e di questo il sindaco ne sarebbe il primo responsabile, ovviamente non il solo. Tutto è ipotetico perché le cose sono in movimento.

Il sindaco, nei tanti errori che ha fatto nell’ultimo anno, ha invece avuto l’acume politico di spostare la crisi da puramente amministrativa-listeciviche-personalismi-, ad un qualcosa di politico, di comunque nobile, lo ha fatto chiedendo l’intervento del partito democratico, di cui Lui ha la tessera in tasca. Questo gesto politico ha messo in difficoltà il gruppo De Castris, avversario in Consiglio Comunale, anche Lui con la tessera del partito democratico in tasca. Da questa fotografia, dobbiamo trarne qualche significato di senso.  Adesso però, procediamo nell’analisi.

Se ti viene chiesto aiuto devi rispondere, non puoi ignorare la richiesta; mi riferisco alla richiesta di Angelini, di caricare il PD di un ruolo in questa crisi. Le strade erano due inizialmente:  si  poteva respingere la richiesta, rispedendola alla dialettica consiliare visto l’assenza del PD alle elezioni – e questo avrebbe dovuto fare il segretario, secondo me –  oppure, si decide di vedere se ci sono i presupposti, per far incontrare i consiglieri comunali con in tasca la tessera PD; sapendo però, che i tesserati del PD in consiglio sono 7 su 17, cosa da tenere a mente sempre. Gli altri della maggioranza e cioè: Loris Talone, Lara Caschera, Alfonso De Angelis, Ileana Serangeli, Pompa Ezio, consiglieri che esprimono sicuramente “altro” dal PD, che opinione hanno sull’entrata in scena del partito democratico? Lo sappiamo? Non mi sembra che abbiano fatto dichiarazioni pubbliche in tal senso, sarebbe bene saperlo, ma in modo pubblico.

Se, il gruppo di De Castris  accettasse un incontro preliminare, bisognerebbe capire se si possa intraprendere un percorso programmatico fattibile e realizzabile. A questo punto, se tutte queste cose si chiarissero, dovrebbe iniziare una messa a punto del programma dove il PD è parte attiva, ma, se succedesse questa eventualità, significherebbe che il PD sta creando i presupposti per condividere la guida del paese. E’ come se dovesse entrare in giunta, oppure fa tutto queste cose e poi lascia libertà di manovra ad Angelini, De Castris, e tutti gli altri? Si può rispondere che, lasciare il proprio destino nelle mani di altri è sempre sbagliato, con l’aggiunta dell’impressione che si avrebbe, di un partito che si appropria di un ruolo che i cittadini non gli hanno dato. Questo lo vedo negativamente, e mi sembra sufficiente per considerare la richiesta irricevibile. Diversamente, lo scenario che si aprirebbe sarebbe una grande matassa, che, da dovunque la si prenda non se ne trova il capo per sbrogliarla, e lo sforzo sarebbe un inutile spreco di energie, oltre, ad un’indiscutibile perdita d’immagine nel confronto con le altre forze politiche. E questo, per il semplice motivo che il PD non ha nessuna disponibilità reale da mettere in campo, se non sette tessere.

Bisogna sempre ricordare che abbiamo eletto dei “Liberi consiglieri in Libero Consiglio” i quali, hanno tutto il mandato popolare per operare e trovare una strada istituzionale per risolvere il problema della guida di Artena: Loro è la soma da portare, la portino con dignità e capacità,  Loro si sono candidati a quel ruolo, hanno avuto i voti dei cittadini per quel nobile “onere e onore”, dimostrino di esserne all’altezza, ognuno per quel che gli compete.  Per quanto riguarda il PD, spero si prepari ad elaborare un progetto per la città, a partire da subito, con determinazione. Quando poi, avrà i suoi voti e i suoi consiglieri in maggioranza, se ne sarà capace, allora porti la soma.

Nel frattempo, invito il mio partito ad attrezzarsi e prepararsi bene, perché a quel punto ci vogliono gambe forti e testa alla Rivera con sguardo lungimirante; per il bene di Artena, che ne ha tanto bisogno.

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