Artena: imponente sfilata, oltre mille persone. E’ partito il 26° Palio

Un plauso va ad Alberto Riccitelli, ai Presidenti di contrada e alle responsabili di sfilata per l’organizzazione

E’ certamente la più lunga e grande sfilata medievale, non solo del Lazio, ma possiamo affermare di tutta Italia, quella che si è svolta ad Artena, per il 26° Palio delle Contrade, ieri 5 agosto. Sfavillante sfilata storica con i rappresentanti nobili e popolani, con oltre mille persone e animali tra buoi, muli, asini, cavalli e mucche, che ha visto la partenza dalla piazza della Vittoria, per arrivare al parco di Villa Borghese. Bello lo scorrere di tutti i contradaioli, che sono stati accompagnati anche dal gruppo degli Sbandieratori e Musici di Artena, dai Pisonieri di Cava dei Tirreni e dalla Fanfara di Paliano.

Il corteo storico che precede l’inizio dei giochi serve a fermare un momento storico che rievoca la visita di Papa Paolo V a Montefortino nel 1615 retto dal nipote Cardinale Scipione Borghese. Dal quel momento in poi, il corteo storico si trasformò in una sfarzosa sfilata in costume del 1600 che inizia appunto dal Palazzo Borghese fino in Piazza della Vittoria, dove il Governatore della città, i reggenti di contrada, capitani, gonfaloni e popolani. Un tripudio di folla indescrivibile che assiste alla sfilata.

Un plauso va ai Presidenti di contrada e alle responsabili di sfilata per l’organizzazione: Alberto Riccitelli (Presidente Ente Palio delle Contrade), Luciano Fiorentini, Iolanda Bianchi (Maiotini), Simone Cece, Melania Germani (Valli), Franco Verro, Camillo Botteri (via Latina), Mauro Mastrangeli, Cristina Arci (via Velletri), Gianluigi Lucidi, Maria Grazia Talone (Centro Storico), Stefano Mancini, Antonella Ciotti (Selvatico), Glauco Bucci, Monia Sebastiani (Torretta), Michele Talone, Vanessa Pibiesi (Colubro), Piero Scacchi, Anna Latini (Macere), Simone De Castris (via Giulianello).

Il programma della serta, domenica 6 agosto:

ore 17,30 Corsa con la Carrettella
ore 21,30 Canzone in Dialetto

Foto Fotstyle di Giancarlo Ritieri

Lascia un commento