Artena, in arrivo centrale biomassa? Il sindaco smentisce
La società Tree Power srl afferma di aver presentato il progetto al Comune per un impianto a Valle Pera. Il sindaco: “Sono contrario, proposta bocciata sul nascere”
La notizia è una di quelle che ha le carte in regola per infiammare il dibattito politico in città. Ad Artena sarebbe in procinto di essere realizzata una centrale biomassa. La "bomba" è stata lanciata nei giorni scorsi da Bruno Ghighi, uno dei responsabili per la Regione Lazio della società Zero Waste Italy, il quale ha scritto nei giorni scorsi su Facebook che il Comune di Artena sta seriamente pensando di attuare il progetto.
Alla luce di queste considerazioni, abbiamo contattato Ghighi per chiedere ulteriori delucidazioni. In base a quanto riferitoci, sembra che al Comune di Artena sia stato presentato un progetto per la costruzione di una centrale biomassa da realizzare in località Valle Pera. La centrale che si intende costruire produrrà energia elettrica e termica grazie alla combustione di scarti di legname e questo sembra essere verosimile, in quanto a Valle Pera sono presenti diversi rivenditori di legname, che lo lavorano anche.
Secondo Ghighi, Artena si è dimostrata un territorio debole e la dimostrazione è il fatto che in meno di un anno sono stati presentati due progetti: la centrale biometano, discussa in Conferenza dei Servizi lo scorso 10 marzo, e per l'appunto la suddetta centrale biomassa a Valle Pera. Tutto questo stride con il voto all'unanimità del Consiglio comunale della mozione "Rifiuti Zero", presentata un anno e mezzo fa dal gruppo Artena Cambia. Considerata la portata del progetto – qualora, ovviamente, la notizia sia fondata e il progetto dovesse effettivamente concretizzarsi – abbiamo decido di contattare anche la società proponente che si occuperà della realizzazione, la Tree Power Srl.
Il proprietario, Walter Di Paola, un architetto di Palestrina, ha dichiarato che il Comune di Artena, dalla data in cui è stato recapitato il progetto, ossia lo scorso 18 gennaio, non ha fornito risposte e questo viene interpretato dalla società Tree Power srl come un silenzio assenso. Di Paola ha tenuto a rassicurare la cittadinanza che l'inquinamento della futura centrale sarà pari a zero. Entrando nei dettagli – ha aggiunto – si calcola che l'energia fornita dalla suddetta centrale, le cui dimensioni saranno contenute, sarà di 200 chilowattora tramite un processo chimico che trasforma gli scarti di legname in energia. Per quanto riguarda l'utilizzo, una parte verrà utilizzata dall'azienda stessa, un'altra per mandare avanti la centrale. Si tratta di un circuito chiuso, quindi, che secondo quanto dichiarato dal proprietario non implicherà emissioni di gas e nessuna bruciatura di materiali.
Per completezza d'informazione abbiamo doverosamente ritenuto opportuno ascoltare la versione del sindaco di Artena, Felicetto Angelini. Ebbene, il punto di vista del primo cittadino è diametralmente opposto rispetto a quello del proprietario della Tree Power. "Sono fermamente contrario a questo tipo di impianti – chiarisce il sindaco – il progetto non l'ho visionato in quanto l'Ufficio Tecnico ha bocciato il progetto ancor prima che arrivasse sul mio tavolo". Ci troviamo in presenza di due versioni contrastanti: il proprietario della Tree Power parla di silenzio-assenso, mentre il sindaco spiega questo silenzio come frutto di una totale bocciatura del progetto. Non resta, a questo punto, che seguire l'evoluzione della vicenda nelle prossime settimana. Nel frattempo sarà interessante osservare il dibattito tra i movimenti politici e la cittadinanza in merito a un tema così delicato.
Qui alleghiamo il post di Bruno Ghighi su Facebook:
A poche settimane dalla conferenza dei servizi sull'impianto a biometano, ecco apparirne un altro, questa volta a biomassa con produzione di energia elettrica e termica. Un film già visto, gli interpreti sono diversi ma il copione è identico anche questa volta, infatti, imprenditori edili propongono, attraverso una società nata il 22 dicembre 2015, la procedura abilitativa semplificata (P.A.S.) per realizzare l’impianto.
Bastano solo ventisette giorni dalla costituzione alla Tree Power srl, questo il nome della proponente, per protocollare (il 18 gennaio 2016) presso gli Uffici Comunali la relazione tecnica e considerato che l’intervallo è al lordo delle festività natalizie e delle domeniche la tempistica è da considerarsi un vero primato. A svelare l’arcano la data sulla relazione, novembre 2015, dalla quale s’intuisce essere di altri la paternità del progetto. Nella relazione novembrina, inoltre, il riferimento alla società non ancora costituita attribuisce ai progettisti anche rare capacità preveggenti.
Insomma, chi bussa alla Casa Comune è una società senza storia né patrimonio con un progetto “ciclostilato” da proporre alla quale, salvo errori, il Comune non ha tempestivamente risposto. Al netto di ogni considerazione derivante dall’atteggiamento dell’Amministrazione, la contiguità delle richieste impiantistiche non lasciano dubbi, Artena è evidentemente percepita debole e per questo posta sotto pressione da chi è in cerca di nuovi territori da asservire a insalubri soluzioni.
A testimoniarlo i tempi ravvicinati dei tentativi, prima al Colubro ed ora questo a Valle Pera, ma nessuna contrada a questo punto può considerarsi immune e le “sentinelle” dell’ambiente dovranno moltiplicare gli sforzi per supplire alle mancanze palesate. Per quanto tardivamente è bene che l’Amministrazione risponda alla Tree Power srl e, se già provveduto, fornirne comunicazione a tutta la cittadinanza.