Quando si parla di contrasto alla povertà educativa, i primi aspetti che vengono in mente sono la qualità dell’istruzione, la presenza dei servizi sociali, l’accessibilità dell’offerta culturale. Mentre è più raro associare questo concetto allo sport. La ragione è che, nel parlare comune, il concetto di sport viene spesso ridotto alla sua accezione più ristretta. Quella legata alla sola competizione agonistica. Oppure, finalizzata unicamente alle attività di tipo professionistico. Questo tipo di definizione è limitata per tutti, giovani e adulti. La Carta europea del 1992 definisce infatti lo sport come: “… qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”.
Dal punto di vista dei bambini e degli adolescenti, la pratica sportiva tocca aspetti ancora più cruciali. In primo luogo, riguarda il diritto del minore a uno stile di vita sano e a uno sviluppo fisico equilibrato. Ma anche la possibilità di sviluppare la propria personalità e accrescere l’autostima di ragazze e ragazzi. Inoltre, può aiutare a instaurare relazioni interpersonali, con adulti e minori, all’interno di un contesto di gioco. La partecipazione a molte attività fisiche consente di conoscere e comprendere a fondo principi e concetti come “regole del gioco”, fair play e rispetto, consapevolezza tattica e corporea, e di sviluppare la consapevolezza sociale legata all’interazione personale e all’impegno di squadra caratteristici di molti sport. La Commissione europea, nel libro sullo sport del 2007, ha sottolineato come il tempo dedicato alla pratica sportiva generi benefici per il minore non solo in termini di salute, ma anche sul piano dell’istruzione.
Perciò la letteratura e i documenti ufficiali sui diritti dei minori insistono molto sulla necessità di garantire a bambini e ragazzi l’accesso a queste attività. A prescindere dalla condizione sociale del nucleo familiare dal quale provengono. Nelle raccomandazioni della Commissione europea del febbraio 2013 “Investire nell’infanzia per spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale”, vengono indicate come cruciali queste sfide: A) eliminare gli ostacoli legati al costo, all’accessibilità e alle differenze culturali nella partecipazione ad attività ludiche, sportive, ricreative dei minori fuori dalla scuola; B) prevedere luoghi sicuri per svolgere queste attività; C) coinvolgimento in primis delle famiglie, ma anche di scuole, istituzioni e comunità locali.
La vocazione di un comune dovrebbe essere anche quella di città dello sport diffuso, dove l’attività fisica e il benessere delle persone diventano un valore aggiunto per l’intera cittadinanza. Va promosso e valorizzato lo sport “accessibile a tutti” a partire dalle dotazioni infrastrutturali fino ai progetti in collaborazione con le scuole. E’ possibile praticare l’attività sportiva se ci sono i luoghi e strutture adeguate per farlo. Lo sport è aggregazione e la possibilità di praticarlo presenta importanti risvolti sociali, soprattutto nel mondo giovanile. Dunque, si rende necessario garantire un numero di impianti e strutture adeguate.
Nella mattinata di martedì 11 dicembre è stata inaugurata la Tensostruttura di Ponte del Colle ad Artena. Una nuova struttura che sarà utile alle scuole ma anche alle associazioni sportive di Artena. Presenti alla cerimonia del taglio del nastro il Sindaco Felicetto Angelini, gli Assessori Loris Talone, Lara Caschera, Domenico Pecorari, Carlo Scaccia, Marco Valeri, il Consigliere Ileana Serangeli, la Dirigente scolastica Daniela Michelangeli, alcune classi dei plessi di Ponte del Colle, Macere, Municipio ed il parroco Don Franco che ha benedetto la struttura.
Occorrerebbe impostare una efficace politica sportiva creando un gruppo di lavoro stabile che lavora su specifici progetti coadiuvato da un Coordinamento dello Sport in rappresentanza di tutte le associazioni e società sportive del territorio. Andrebbero promossi e realizzati eventi sportivi, anche di portata medio piccola, dietro ai quali però ci sia un preciso progetto di marketing territoriale; nel caso si trattasse di iniziative finalizzate ai giovani e che richiamano partecipanti anche da fuori territorio, occorrerebbe collegarle al tessuto turistico per fare dello sport anche una opportunità di sviluppo per la città.
La Tensostruttura di Ponte del Colle ad Artena è stata realizzata grazie all’acquisizione di un mutuo a tasso zero. Un’opera iniziata dall’ex Assessore Ileana Serangeli, coadiuvata dal Consigliere Ezio Pompa, e terminata dall’Assessore Domenico Pecorari. Struttura creata grazie anche al lavoro volontario di alcuni singoli cittadini, omaggiati dal primo cittadino Angelini, che sono: Livio Pincarelli, Sergio Mancini, Giuseppe Valeri, Maurizio Fiorentini, Antonello Palone e Stefano Mancini. Un lavoro importante è stato svolto anche dall’impresa costruttrice di Artena, Giuliano Genovesi. Da sottolineare anche la donazione alla scuola del Ponte del Colle con annessa palestra di un defibrillatore da parte della famiglia Di Lazzaro – Pincarelli, in memoria dello scomparso Damiano.
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