Artena, incontro BioMetano. Serangeli: “Non ero stata invitata”

L’Assessore: “Ci sarebbe molto da dire sulla contraddittorietà della politica democratica locale e regionale, ma è meglio rimanere sulla centralità del tema e unire le forze”

Martedì 28 febbraio, presso la chiesa di San Giovanni Battista in contrada Colubro, si è tenuto l’incontro pubblico sulla questione BioMetano. Come riportato in un nostro articolo del giorno successivo (clicca qui per leggere) erano presenti Michele Bianchi, Presidente comitato No BioMetano, Damiano Talone, il Consigliere Silvia Carocci e l’Assessore Ileana Serangeli. In quella sede non abbiamo avuto modo di ascoltare le dichiarazioni dell’Avvocato Serangeli e le risposte alle varie domande a lei poste dai presenti. L’Abbiamo incontrata e cordialmente ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai nostri taccuini.

“Martedì 28 febbraio si è tenuta una riunione presso la Chiesa di San Giovanni Battista in contrada Colubro, alla quale ho partecipato. Non ero stata invitata, né in qualità di Amministratore, né di cittadino. Me ne è arrivata voce e martedì, saputo l'orario, sono andata. Non so da chi sia partita l'idea, probabilmente dal Presidente del Comitato del No BioMetano, Michele Bianchi ivi presente. Vi erano comunque  una quarantina di cittadini, la Consigliera Carocci e l'ex segretario del PD di Artena, Damiano Talone. A riguardo sono rimasta sconcertata quando alcuni cittadini si sono lamentati dell'assenza del Sindaco, visto che la sottoscritta è venuta  a conoscenza della riunione e dell'orario lo stesso giorno. E' giusto che i cittadini si sentano rappresentati dai loro Amministratori e quindi è importante che gli Amministratori possano essere avvisati e partecipare alle riunioni. Per quanto mi riguarda nel prosieguo cercherò di essere presente, non solo fisicamente, ma anche fattivamente.

La riunione è stata dapprima un'informativa ai cittadini dello stato del procedimento del V.I.A. (valutazione impatto ambientale) che si sta svolgendo presso gli uffici della Regione e riguardante la realizzazione della centrale di BioMetano in contrada Colubro. Un'informativa che ho cercato di rendere esaustiva, chiarendo alcune circostanze tecniche, ma più che altro politiche che a mio avviso si stanno delineando. L'ultima Conferenza dei Servizi non ha fatto altro che prendere atto dei pareri tecnici resi da parte delle Autorità preposte, quali dall'ASL Roma 5, dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, dall'Autorità Bacini del Lazio, dall'Area Urbanistica di Roma Capitale. Questi paiono essere favorevoli, sebbene con qualche condizione e richiesta di adeguamento al progetto. Sulle questioni tecniche i professionisti Garofolo, Ceci, Conti (anche Consigliere Comunale) e Ghigi hanno ribadito l'estraneità del progetto al contesto territoriale dove andrebbe realizzato. Hanno, quindi, integrato la documentazione agli atti con l'ultima ordinanza del Sindaco di Artena, che ha vietato il pascolo e la coltivazione su alcuni terreni oggetto di un Piano di caratterizzazione e limitrofi al depuratore, sui quali si sarebbe riscontrata la presenta di alcuni inquinanti. C'è chi ha quindi avanzato, seppur sommessamente, richiesta di sospensione della procedura di V.I.A., in attesa della conclusione delle indagini su questi terreni.

Poi però, è importante dare delle risposte e spiegare il da farsi. Su questo punto sono intervenuta con forza ribadendo la gravità dell'assenza della Città Metropolitana alla Conferenza Dei Servizi, proprio perché quest'ultima è a conoscenza della problematica del depuratore, del Piano di caratterizzazione, vista la vicinanza dei detti terreni al sito che ci interessa e la palese e conseguente interferenza sull'impatto ambientale della zona. La presenza della Città Metropolitana era attesa e dovuta proprio per confermare e avallare il procedimento in corso e intervenire completando con propria documentazione l'istruttoria in itinere alla Regione. Invece, al contrario, l'assurdità  è che la legge preveda che l'assenza ovvero il parere non dato sia interpretato come favorevole.

In tale contesto si inserisce l'interrogazione che verrà presentata nei prossimi giorni alla Città Metropolitana a mezzo del Consigliere  Alessandro Priori. Il fine è quello di richiamare il Sindaco Raggi su questa vicenda,  perché quanto meno siano messi a disposizioni i documenti attestanti gli inquinanti rinvenuti, sia richiesta la sospensione del V.I.A., sia avviata un'attività d'indagine suppletiva sul terreno ove andrebbe realizzata la centrale BioMetano. Il tutto ancora può essere fatto e dovrebbe essere fatto. Anche perché un domani chi ha partecipato o non alla realizzazione di questa Centrale dovrà  rispondere a se stesso, prima che agli altri, di quello che sarà. Sarebbe da chiedere alla Città Metropolitana, ma anche alla Regione, come può un Amministratore locale spiegare ai cittadini che non possono allacciarsi alle fogne  (infrastruttura primaria) e ottenere quindi concessioni in sanatoria e abitabilità (zero crescita e sviluppo per qualsiasi realtà), vista l'annosa vicenda del depuratore, da ultimo posto sotto sequestro, e invece potrà farlo una società per veder realizzata una centrale di BioMetano che alla zona a nulla occorre. Si pensi che ancora non riusciamo a passare al Porta a Porta e tutta la zona è priva di metano e relative infrastrutture.

A chi servirebbe questo riciclo dei rifiuti e il gas prodotto? A corollario di questa iniziativa, non peregrina, mi sono ripromessa di rappresentare alla maggioranza la necessità di istituire una Commissione ad hoc per valutare con rilievi di parte  il grado d'inquinamento sui terreni della Contrada Colubro e riportarlo presso le competenti sedi. Bisogna ricordare che i Comuni di Artena e Lariano, accogliendo la contrarietà di numerosi cittadini, non dimentichiamo che sono stato raccolte 3000 firme, hanno espresso parere contrario e non si può rimanere sordi a questo. La Consigliera Carocci ha riferito ai cittadini dell'incontro con l'assessore Buschini, da lei stessa caldeggiato e voluto. Incontro mai avvenuto, perché in realtà l'Assessore ha delegato due suoi tecnici che non le avrebbero dato le risposte sperate. E anche qui ci sarebbe molto da dire sulla contraddittorietà della politica democratica locale e regionale, ma è meglio rimanere sulla centralità del tema e unire le forze perché, al di là delle idee o appartenenze politiche, gli Amministratori possano dare risposte e risolvere i problemi. A conclusione della riunione i propositi sono: i cittadini manifesteranno e i politici  rappresenteranno  le loro doglianze nelle sedi di opportune e, per quello che mi riguarda, dando seguito a quello che ho anticipato nella seduta del 28 febbraio”.

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