Cronaca

Artena: la storia dei tre ragazzi che hanno aperto la libreria “BelloMondo”

“Il libro è una vita di scorta”, sosteneva lo scrittore veneziano Nantas Salvalaggio, che oltre ad essere stato un formidabile giornalista aveva anche un nome avventuroso e letterario. E il mondo dei libri, malgrado la rivoluzione digitale degli ultimi decenni, produce ancora sogni e suggestioni. A Parigi non è difficile che accada l’impensabile. Tornare nell’affascinante quartiere Saint Germain des pres e trovare una libreria che ha preso il posto di una griffe di lusso.

Da noi è più difficile ma abbiamo comunque una bella storia da raccontarvi e riguarda tre giovani che hanno deciso con slancio di aprire una libreria nel comune di Artena (Roma), in provincia.

Potete presentarvi, siete tutti di Artena? E amici da sempre?

Siamo Gaetano Bruno, Ludovica De Castris e Maria Fiorellini, tre trentenni non tutti originari di Artena.

Gaetano: Sono originario di Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, dopo la maturità mi sono trasferito a Roma per studiare prima architettura d’interni, e poi grafica editoriale e illustrazione e dopo sono rimasto per lavoro. Dopo il lockdown mi sono trasferito ad Artena, per motivi affettivi. Ho conosciuto così Maria e Ludovica, che, insieme ad altre persone, sono diventate parte della mia nuova vita.

Maria: Sono di Artena. La mia esperienza culturale e lavorativa è completamente diversa dal mondo del libro. Sono un’artigiana con la passione per lettura.

Ludovica: Anch’ io sono di Artena e sono laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, con un master in Economics for Development.

Maria e Ludovica: Noi ci conosciamo sin da bambine, ma l’amicizia tra tutti e tre si è sicuramente rafforzata con l’apertura della libreria e il nostro rapporto è diventato praticamente quotidiano, anche più che con le nostre famiglie. Siamo tre persone molto diverse e per questo ci compensiamo, anche nella gestione della libreria, e ci unisci un grande amore per la lettura e la convinzione che sia un importante mezzo di conoscenza e di scambio interculturale.

Come è nata l’idea di aprire una libreria ad Artena, suggestivo borgo a circa 30 chilometri da Roma?

Gaetano: Quando mi sono trasferito ad Artena mi sono subito chiesto perché non ci fosse una libreria e la risposta è stata sempre la stessa (che poi ci hanno ripetuto tantissime volte anche quando abbiamo cominciato a parlare di voler aprirne una): ad Artena la gente non legge e non c’è mai stata una libreria.

Maria: Nonostante queste premesse non ci siamo arresi. Per noi era impensabile che non ci fosse una libreria o comunque un luogo che generasse cultura, che fosse anche un punto di incontri, condivisione. Così parlando tra di noi abbiamo deciso di buttarci e ci siamo messi al lavoro.

Ludovica: Durante l’estate del 2022 abbiamo cominciato a valutare spazi per la nostra libreria, abbiamo contattato le case editrici, i fornitori, abbiamo frequentato una scuola per librai e chiesto consigli anche ad altri librai. Abbiamo lavorato e studiato tanto per riuscire a portare in porto questa nostra idea, fino all’ultimo giorno prima dell’apertura, che è avvenuta il 22 ottobre 2022.

Gaetano: L’inaugurazione è stata davvero una sorpresa per noi, non ci aspettavamo una partecipazione così grande, la libreria era invasa da tante persone, è stata davvero una grande festa, piena di affetto e incoraggiamento da parte di tutti.

Ludovica: Sul nome della libreria c’è stato un processo lungo, abbiamo scritto decine di nomi possibili, volevamo dare il senso di un luogo aperto a tutti, inclusivo e che fosse un luogo partecipato di Artena, la casa di tante storie e ci siamo lasciati ispirare alla fine dalla poesia di Mariangela Gualtieri, che s’intitola proprio “Bello mondo”.

Chi frequenta la libreria, sono giovani? Più donne che uomini?

Le lettrici e i lettori che vengono in libreria sono davvero di tutte le età, i più assidui sono sicuramente i bambini e le persone adulte, e, probabilmente le donne sono quelle che leggono di più.

Libreria BelloMondo

In zona le librerie sono poche, si contano sulle dita di una mano, a Valmontone, Lariano, Colleferro, Velletri, sapete se hanno aperto nuove librerie negli ultimi anni?

C’erano ovviamente delle librerie nelle città limitrofe, alcune in franchising, altre indipendenti, ma probabilmente prima di noi non apriva una nuova libreria da anni

Aprire una libreria oggi è un azzardo ma sicuramente avrete nel cassetto idee da mettere in pratica. Quali sono? Avete gruppi di lettori affezionati che partecipano alle vostre iniziative?

Come abbiamo detto, il nostro obiettivo non era semplicemente quello di vendere libri, ma aprire un luogo dove tutti si potessero sentire accolti e liberi di esprimere idee e spunti di dibattito intorno al mondo del libro e non solo. Organizziamo tantissimi eventi, incontri con gli autori, presentazioni di libri, anche di autori locali, letture e laboratori per bambini, ma quello per cui andiamo più fieri sono sicuramente gli incontri che prepariamo con le scuole.

Abbiamo parlato con loro di Shoah e di guerra insieme ad un sopravvissuto ai bombardamenti di Artena, e organizzato delle letture per i 100 anni di Calvino. E poi il nostro fiore all’occhiello è sicuramente il gruppo di lettura, “Il BelloClub”, intorno al quale si è creata una bellissima rete di conoscenze e di appassionati di libri che ci rende molto fieri e orgogliosi.

Ingresso libreria

Come ha reagito la comunità di Artena all’apertura della libreria? Cosa si può acquistare oltre ai libri e qual è il genere di libri più venduto?

La frase che ci siamo sentiti dire di più è stata “voi siete pazzi, la gente ad Artena non legge”. Ecco, ora possiamo dire che non è così. La comunità ha risposto davvero in maniera inaspettata all’apertura della libreria. Ora quello che ci sentiamo dire di più è “meno male che avete aperto. Resistete”. Abbiamo davvero avvertito il sostegno di tantissime persone. Molte ci hanno aiutato prima dell’inaugurazione, nella ristrutturazione, nell’allestimento, nel posare i libri sugli scaffali e a mettere fino all’ultimo chiodo.

Fin da subito siamo stati molto attivi sui social, grazie anche qui a chi ci ha aiutato a metterci sulla giusta strada, e condividiamo tutto quello che facciamo nella libreria. Proponiamo libri, iniziative, cerchiamo di creare una community aperta e che abbia un rapporto diretto con noi.

All’interno della libreria proviamo a dare spazio davvero a tutti i gusti e generi letterari. Essendo una libreria indipendente possiamo scegliere noi cosa inserire nel nostro catalogo e dare spazio anche alle piccole case editrici. Buona parte della nostra proposta è dedicata ai giovani lettori, ma abbiamo anche una buona scelta di saggistica, oltre ovviamente alle novità e alla narrativa classica e contemporanea. E poi abbiamo giochi educativi e di società, cartoleria e molto altro.

I nostri lettori e le nostre lettrici ci chiedono soprattutto novità. Ma la cosa più bella è che molti ormai si fidano di noi e vengono per chiederci consigli di lettura, per loro o da regalare.

Un anno dall’apertura

Doveste fare un bilancio dall’apertura ad oggi?

Abbiamo aperto da poco più di un anno e siamo molto soddisfatti, davvero non ce lo aspettavamo, è stato sempre un crescendo. Ovviamente non ci adagiamo sugli allori, e puntiamo a migliorarci, ad aggiornarci e a proporre sempre più iniziative. Ed è sempre bello quando entra una persona nuova e ci dice “che bello questo profumo di libri”.

Qual è il vostro sogno, il desiderio più grande riguardo alla libreria?

Il nostro sogno è sicuramente quello di continuare ad essere un punto culturale per Artena anche nei prossimi anni. Ci piacerebbe allargarci un po’ in futuro e magari riuscire a creare un piccolo festival di letteratura qui ad Artena.

Sapete che Luciano Lanna, originario di Artena, giornalista professionista, è il nuovo direttore del Centro per il libro e la lettura (Cepell), istituto del Ministero della Cultura, la cui funzione è la promozione della lettura in Italia?

Sì, ed è davvero un grande orgoglio per Artena e per tutta la comunità. Quella del Cepell è una missione importantissima, perché crediamo che la lettura e la letteratura siano la linfa vitale per la libertà e la creatività di tutti e che aiutino a conoscere se stessi e il mondo (proprio come dice la poesia a cui ci siamo ispirati).

Aprire una libreria in provincia

Aprire una libreria oggi può essere considerato un atto di coraggio senza pari, specialmente in un centro di provincia. In un’epoca in cui le tecnologie digitali stanno rapidamente modificando le abitudini di lettura e di acquisto dei libri, intraprendere un’attività tradizionale come quella del libraio può sembrare controcorrente e rischiosa.

Innanzitutto, aprire una libreria richiede una forte dose di passione per i libri e per la cultura. I librai sono spinti dalla loro passione per la lettura e per la condivisione delle conoscenze. La loro missione va oltre il semplice atto di vendere libri; vogliono creare uno spazio in cui le persone possano immergersi nella bellezza delle parole stampate, scoprire nuovi mondi e connettersi con idee e storie che arricchiscono le loro vite. Questa passione è ciò che li motiva a superare le difficoltà e a perseverare anche quando le sfide sembrano insormontabili.

Un luogo d’incontro, un riferimento culturale

In secondo luogo, avviare un’attività di libraio richiede una determinazione incrollabile. La concorrenza dei grandi rivenditori online e delle catene di librerie può sembrare schiacciante, ma i librai indipendenti trovano la forza di resistere e distinguersi attraverso la cura personalizzata, la selezione attentamente curata e gli eventi culturali che offrono alla loro comunità. Una determinazione che deriva dalla consapevolezza che il valore di una libreria indipendente va ben oltre il mero scambio commerciale; è un punto di riferimento culturale e un luogo di incontro per le menti creative e curiose.

Guardiani di un’antica tradizione che arricchisce le vite di coloro che attraversano le soglie delle loro librerie

Infine, avviare una libreria in un centro di provincia richiede una profonda fiducia nella forza della comunità locale. Le librerie diventano spesso luoghi di aggregazione, dove le persone si riuniscono per partecipare a eventi letterari, discussioni sui libri o semplicemente per trascorrere del tempo in un ambiente accogliente e stimolante. Luoghi che diventano punti di riferimento vitali per la comunità, contribuendo a mantenere vive le tradizioni culturali e a promuovere lo scambio di idee e di esperienze tra i suoi membri.

Essi sono i guardiani di un’antica tradizione che continua a illuminare e arricchire le vite di coloro che hanno il privilegio di attraversare le soglie delle loro librerie. Quindi grazie ai tre giovani intraprendenti, coraggiosi gestori della libreria “BelloMondo” di Artena: Maria, Ludovica e Gaetano, grazie anche al loro importante contributo se ci saranno più appassionati della lettura nella comunità locale.

*Libreria BelloMondo, via Giuseppe di Vittorio 52 Artena (Rm).

Fabio Vergovich

Giornalista e conoscitore d'arte, scrive di cronaca, attualità e delle iniziative culturali di Roma Capitale. Ha una passione sconfinata per l'uso della lingua italiana che è molto utile al giornale. Dal 2013 è editore di "RomaIT".

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