Era mercoledì pomeriggio 19 ottobre quando intento nel mio lavoro ho sentito squillare il telefono. Era Gianni, un carissimo amico: “Ciao Manuel, vorrei raccontarti uno spiacevole evento che mi è accaduto ieri pomeriggio”. “Ciao Gianni, cosa è successo? Raccontami pure”.
“Ieri pomeriggio mi sono recato nella sede del Comune di Artena per sbrigare alcune pratiche. Ho posteggiato la mia automobile nel parcheggio in via Prosperi, adiacente l’ex Asilo San Marco e sono sceso con l’intento di raggiungere la struttura, passando per le scalette che collegano la zona posteggio e il palazzo comunale. Avviatomi, con la coda dell’occhio vedo arrivare una macchina e parcheggiare all’interno delle strisce gialle. Non so per quale motivo ma il mio istinto mi ha fatto fermare. Dopo qualche decina di secondi vedo che l’automobilista apre lo sportello, con fatica e difficoltà, tira fuori una sedia a rotelle e, con altrettanta difficoltà ci si accomodava”.
“Chiuso lo sportello e inserito l’allarme alla sua autovettura, l’uomo da forza alle ruote della sua carrozzina e si avvia verso il palazzo comunale. Io nel frattempo ero sempre concentrato nel vedere i suoi faticosi gesti e stavo per chiedere al signore se avesse bisogno di aiuto. Mentre nel mio pensiero cercavo la frase giusta per non offenderlo, lui mi ha anticipato domandomi: ‘Scusa dov’è la rampa per noi disabili che collega il parcheggio alla sede comunale’?”
A questo punto Gianni si zittisce e nella mia mente sono iniziate a scorrere le immagini della zona, del parcheggio, dell’Asilo San Marco, delle scalette che collegano l’uno a l’altro e che purtroppo non c’è una rampa per disabili. “Gianni non c’è”, rispondo al mio amico”. “Cosa hai fatto per aiutare quel disgraziato?”. “L’unica soluzione è stata accompagnarlo passando per via Filippo Prosperi. E’ stato faticoso data la discesa, ma di certo non potevo lasciarlo solo”.
Gianni si interrompe nuovamente nel suo racconto e nella mia testa sono iniziate a scorrere nuove immagini: “Scusa Gianni, ma il cancello del Comune era aperto?”. “Macché – esclama Gianni – Era chiuso. Ho lasciato solo quell’uomo davanti al portone, sono entrato e ho chiesto alla portinaia di aprire per dare modo a un disabile in carrozzina di fare accesso nella struttura. Sono tornato fuori e l’ho accompagnato dentro. Da li ci siamo salutati, ognuno si è recato nell’ufficio desiderato e lui molto gentilmente mi ha ringraziato. Non so poi come abbia fatto per tornare in auto, sicuramente qualcuno lo avrà accompagnato”.
Mi reco spesso nella sede comunale ma, molto sbadatamente non mi ero mai reso conto dell’assenza di una rampa che collega il parcheggio, senza nome, in via Filippo Prosperi, inaugurato lo scorso 14 maggio e la nuova sede del Comune, che doveva essere inaugurata nel mese di novembre dello scorso anno. Questa mattina sono tornato in Comune e ho deciso di fotografare la zona e raccontarvi quanto accaduto al mio amico e a quel poro disabile. Speriamo che si possa fare qualcosa affinché venga abbattuta questa bruttissima barriera architettonica.
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