Per Proust fu il sapore di un biscotto … “Si può diventare scrittori, anche solo per un giorno, per un dettaglio che non sai di aver visto, per una parola mai detta, un odore penetrante, una lama di luce”. O almeno così dice Roberto Cotroneo ne “Il sogno di scrivere”. Perché si scrive? Cotroneo afferma che “tutti possono e devono scrivere se hanno il desiderio di farlo”. Per alcuni autori scrivere un libro significa vivere per sempre. Questo è un dato di fatto se consideriamo che la scrittura è una forma d’arte, un’espressione di creatività come pittura o scultura e, in quanto tale, un’opera è in grado di sfidare il tempo. Scrivere un romanzo significa superare i ricordi, entrare nella memoria collettiva e restarci per sempre.
Antonella Vaiani, nata nel 1974, residente ad Artena, dopo quasi quindici anni di lavoro in una fabbrica, ha deciso di scrivere un romanzo: “Oltre l’obiettivo”. Una scelta maturata per gioco, quando chiacchierando con il suo amico psicologo, Corrado Lombardo, ha avuto l’ispirazione per quella che è oggi la trama del suo libro. Poi l’amore per la lettura e la voglia di mettersi alla prova vestendo un nuovo ruolo, quello di scrittrice, l’ha portata a realizzare questo romanzo. “Oltre l’obiettivo” è quindi la opera prima di Antonella Vaiani. Questa esperienza è stata per lei una continua sorpresa, ritrovando in ogni suo personaggio un po’ di sé e delle persone che ha conosciuto.
“Oltre l’obiettivo” è guardare la vita attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, dietro il quale Perla, uno dei personaggi portanti del romanzo, si nasconde; a lei viene insegnato, da Pietro (altro personaggio portante), a guardare, appunto, oltre l’obiettivo, a non fermarsi alle apparenze, a non nascondersi, ma a guardare ad occhio nudo ed imparare a conoscere anche se stessa. “Oltre l’obiettivo” parla di una giovane e affermata fotografa, Perla, che decide di fermarsi in una cittadina di montagna per un periodo di riflessione. La sua vita verrà profondamente influenzata dalla natura meravigliosa, dai racconti e dai ricordi di vite semplici e intense, ciascuna delle quali ha qualcosa da insegnarle. Un tuffo nel passato e nel presente, il ricordo di profumi e colori lontani, di leggende irlandesi, langhe bellissime ed incontaminate.
“La presenza di personaggi indimenticabili, la presa di coscienza dei problemi degli emarginati, fanno di questo romanzo un’opera che racconta l’amore per la vita, la tenacia, il bisogno di fermarsi a riflettere, il coraggio di guardare il mondo ‘Oltre l’obiettivo’”.
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