Artena si prepara a salutare Don Paolo Latini
Dopo 28 anni di presenza sacerdotale ad Artena, Don Paolo Latini viene trasferito a Valmontone
Don Paolo Latini, parroco della comunità artenese, da ben ventotto anni, sta per essere trasferito. Cambio del sacerdote voluto dal vescovo Vincenzo Apicella, tramite un decreto che prevede lo spostamento di Don Paolo alla comunità di San Sebastiano a Valmontone, dove da quaranta anni a questa parte celebra messa Don Alberto Raviglia. Quest’ultimo verrà spostato a Gavignano, dove prenderà il posto di Don Daniele, parroco che andrà ad Artena. La motivazione di questi spostamenti è dovuta al nuovo codice che prevede la sostituzione dei ministri del culto della chiesa ogni nove anni.
Da parte dei fedeli questo provvedimento all’inizio non è stato gradito né capito, ma dopo le dichiarazioni di Don Paolo le cose si sono rasserenate: << Il vescovo ha deciso che devo essere trasferito perché da tanti anni sono qui, la cosa non mi fa piacere, ma quando scelsi di diventare sacerdote sapevo che avrei ricevuto ordini sacerdotali; accetto il decreto del prelato ed inizierò una nuova vita ecclesiastica in una nuova comunità. Non sarà facile a 61 anni ma sono una persona che non ha paura e che si vuole mettere in gioco, sono consapevole che a Valmontone non troverò una situazione allegra, visto che da quarant’anni celebra messa Don Alberto. Comprendo i parrocchiani e cercherò di spiegare loro che non è per volere nostro questo scambio>>.
Sicuro è che Don Paolo lascia un segno positivo: << In questi anni ho lavorato molto annunciando la “parola” per promuovere l’incontro dell’uomo con Dio, cercando di essere maestro spirituale, guida della comunità, e ministro dei sacramenti. I devoti dal parroco non si aspettano che sia bravo in campo politico, economico ed edilizio. Anche se grazie a me è stato restaurato il palazzaccio e messe a nuovo le chiese del Rosario, di Santo Egidio, di Santo Stefano e di Santa Croce, dove è stato fondamentale il mio intervento in quanto i lavori per motivi burocratici si erano bloccati. In quest’ultima chiesa sono conservate delle tele, tutte restaurate tramite dei fondi trovati dal sottoscritto. E’ stato riportato allo stato originario lo stendardo della Buona Morte, ed è stata fatta una copia di quello della Santa Maria Maddalena per preservare dall’usura l’originale. Ma la più grande opera secondo me fu quella di costruire una chiesa in contrada Maiotini, zona lontana dal centro e quindi bisognosa di un luogo spirituale. Edificio non solo adibito alle funzioni sacre, ma anche dotato di locali per lo svolgimento della catechesi e di altre attività, naturalmente aperto a tutti>>.
Questo è quanto ci racconta Don Paolo che celebrerà l’ultima messa ad Artena sabato 26 ottobre alle 18.30 presso la chiesa del Rosario, poi offrirà, come sua abitudine, la cena a chiunque vorrà al palazzaccio. Ad Artena non resta che la curiosità di conoscere il nuovo parroco.