Categorie: Eventi

Artena, Simo Sempre Nù de Maiotini. Buona la prima

Buona la prima. L’associazione teatrale in dialetto artenese Simo Sempre Nù de Maiotini ha debuttato, con lo spettacolo “Il Medico dei Pazzi” di Eduardo Scarpetta sul palcoscenico del Palazzaccio, sabato 4 marzo. La commedia, molto ben interpretata dall’intera compagnia, ha suscitato molto divertimento per il pubblico presente, più di 200 persone, che hanno ripagato i commedianti con applausi scoscianti. Ospiti della serata le associazioni Onlus, Padre Alvaro Di Cori e il Cerchio Magico.

La trama: Felice Sciosciammocca (Cristian Acciarito), maschera creata da Scarpetta e resa celeberrima da Totò, arrivata ad Artena da Roccasecca, per rivedere il nipote Ciccillo (Daniele Trulli) e soprattutto l’ospedale dei pazzi diretto dal nipote che invece gli ha sempre mentito e fingendo di essere medico gli ha sempre spillato quattrini per finanziare la sua carriera nel campo della psichiatria. La trovata di Ciccillo di portare lo zio a visitare la Pensione Stella, spacciandola per l’ospedale dei pazzi, confidando nell’eccentricità dei personaggi che la abitano è il pernio intorno al quale si sviluppa tutta la farsa di Scarpetta con una serie continua di battute ed equivoci che fanno ridere il pubblico a crepapelle. Il valore della commedia sta nella caratterizzazione dei finti pazzi: l’attore in costume di scena che prova l’Otello (Alessio Ciafrei), il musicista che spera di partire per nuove tournée (Nunzio Caratelli), donna Amalia (Sabrina Acciarito), vedova e padrona della Pensione, che cerca di trovare un marito alla timida e alquanto brutta figlia Rosina (Michela Rovitelli) la quale, di fronte all’esuberanza della madre, non riesce che a ripetere poche cose come da insegnamenti subiti, una Marchesa assatanata dagli uomini (Chiara Di Cori).

Su tutti, travolto dalla girandola di sketch, c’è Felice Sciosciammocca, magistralmente interpretato da Acciarito che convinto della pazzia dei “pazienti” è lontano dall’immaginare che questi non siano altro che ignari ospiti della Pensione Stella i quali, sì sono un poco eccentrici ma totalmente sani di mente. Il messaggio potrebbe essere interpretato come un elogio della follia, perché a volte un po’ di sana pazzia fa bene, dato che è segnale di libertà.

Altri personaggi: Peppino, Gabriele Coculo, Luigi, Leopoldo Pennacchi, Cocetta, Anna Luzzi. Audio, luci e musiche di Francesca Angelini, Luciano Palone e Daniele Pecorari. Aiuto regia Debora Fontana e Walter Talone. Responsabili di sala: Silvia Talone, Argene De Santis.

Al Palazzaccio:

–       11 marzo ore 21:00

–       12 marzo ore 18:00

–       18 marzo ore 21:00

–       25 marzo ore21:00.

Prevendite e posti numerati Edicola Raffaella Fagiolo (piazza Livatino), Edicola Fabio Carosi (rotonda banca Unicredit), Ercole Guadagnoli.

Redazione

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