Domenica 25 maggio i cittadini artenesi, apportando le proprie preferenze, decreteranno la nuova Amministrazione. Sia durante il periodo preelettorale, sia ora, cioè in piena campagna elettorale, i quattro candidati Sindaco, accompagnati dalle ventisette donne e dai trentaquattro uomini, vengono attaccati; gli argomenti dei loro programmi, secondo alcune persone, risultano essere promesse non fattibili. Di seguito riporto alcune critiche, lasciandole anonime, scritte sui vari social e dedicate a più o meno a tutti i candidati “zum-pa-pa–zum-pa-pa-zum Il nuovo ossimoro NUOVO-VECCHIO
Il paese degli accordi, purtroppo non facenti di uno spartito musicale ma di una sinfonia a noi nota, in quanto trita e ritrita…Della serie fino all'ara Dì non se poteveno scerne, uno accuseva j aro (vedi fantomatiche primarie), e mo s hao reppacificati pe jo bene de Artena nostra, finalmente due persone coerenti……..” oppure “Ficennome na passeggiata pe jo paese nostro, so notato na cosa.
Mo eo saraio pure velenuso de natura, ma è capace pure ca me so rencoglionito ca poco, e quindi ve ghiedo conferma pure a voi atri ca site tanto attenti alle sorti deglio paese nostro.
Ma jo compare felicetto s ha scordato de pagà la tassa agli manifesti ? Non so visto manco na timbro deglio cmmune a 'n cima a chigli cosi….. 'n comenzimo subbeto”.
Questi sono due dei tantissimi commenti che sono stati postati e letti da tutti i politici e non. Ora io non voglio difendere i candidati consiglieri oppure gli aspiranti Sindaco, ma spezzare una lancia a loro favore. Per migliorare-cambiare Artena, il paese che in questo momento di campagna elettorale e nel cuore di tutti e non solo degli esponenti politici, c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Più precisamente recuperare il senso civico dei cittadini, che purtroppo manca. Siamo capaci di criticare le azioni amministrative, perché sotto gli occhi di tutti, ma, come testimoniano le foto sopra stanti, notiamo come noi comuni abitanti siamo i primi a non voler il bene della nostra cittadina. Non ci possiamo lamentare di manifesti pubblicitari attaccati nelle bacheche comunali senza pagare la tassa, quando noi appendiamo striscioni in spazi non consoni e li lasciamo li fino a che “lo piove non si n’colla”. Non possiamo lamentarci se non funziona la raccolta dei rifiuti quando siamo i primi a gettare calcinacci nel fosso, con la conseguenza che quando piove l’acqua non filtra e la strada si allaga; non possiamo festeggiare con i fuochi pirotecnici e lasciare l’involucro che li contiene nell’aiuola sotto stante l’ex Granaio Borghese, cioè al centro di Artena. Tutti i cittadini, politici e non, dovrebbero recuperare e far cambiare la mentalità a chi commette “reati”, perché non sempre la colpa e di chi amministra.
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