As Roma, domani c’è la Samp: presentazione e conferenza di Garcia
Contro la squadra di Mihajlovic la Roma deve tornare a vincere per ritrovarsi. Lo ha detto anche Garcia in conferenza..
A Firenze si è rivista la vera Roma. L'1-1 contro i gigliati dà speranze in vista di giovedì, quando Garcia e i suoi potrenno ipotecare i quarti di Europa League – basta pareggiare per 0-0-. Ma prima si gioca il campionato e la Roma deve tornare a vincere.
Contro la Sampdoria servirà una prestazione importante per uscire dall'Olimpico con i tre punti. La squadra di Mihajlovic si è ritrovata, Eto'o ha ingranato e Muriel sta finalmmente legittimando in campo quanto di buono si è sempre detto sul suo conto. Il doria è un avversario tosto, tenace come il carattere del suo tecnico. Batterlo darebbe fiducia all'ambiente, caricherebbe le batterie in vista di un finale di stagione impegnativo.
Già, perché oltre al sogno europeo da cullare, la Roma deve difendere il secondo posto. La delusione per non avere più voce in capitolo sulla questione Scudetto obbliga i giallorossi a guardarsi dalle iseguitrici. Poco fa il Napoli ha perso a Verona contro l'Hellas: vincere domani significherebbe allontanarsi di ben sette punti dai partenopei, con il vantaggio dello scontro diretto in casa.
Da scansare c'è una concorrente ancora più 'rognosa': la Lazio di Stefano Pioli. Che lunedì scorso ha fatto a fette la Fiorentna, reduce da una serie di gare giocate a livello eccezionale. Domani l'altra sponda della Capitale sarà impenata contro il Torino, rabbioso ma anche stanco per il 2-0 di San Pietroburgo contro lo Zenit. Vincendo la Lazio staccherebbe il Napoli di tre lunghezze per puntare il mirino verso la Roma.
Ecco perché battere la Sapdoria è tanto importante. Lo Scudetto non è più alla portata e l'ambiente se ne rammarica ancora. Perdere il secondo posto sarebbe tragico, soprattutto se dovessero occuparlo i cugini della Lazio. La Roma è allo snodo focale della stagione. Non dovesse tornare a vincere a Trigoria potrebbero già partire le contestazioni. Ormai non si deve più sbagliare.
Di seguito la conferenza stampa di Garcia, che ha analizzato Roma-Sampdoria:
Abbiamo rivisto Ibarbo in allenamento, potrà contare su di lui? Come intende gestire le forze in vista del ritorno di Europa League?
Non intendo gestire nulla, intendo mettere in campo una squadra per vincere senza pensare nemmeno per un secondo a giovedì. Questo è il mio approccio alla gara.
La situazione di Totti?
Ha fatto l’unico allenamento oggi ma lo ha fatto al 100%. Sembra aver recuperato e si, conto su di lui, come conto su tutti gli altri.
Conta sull’equilibrio che sa dare Florenzi?
Per equilibrio cosa si intende? Che aiuta soprattutto in difesa? Tutti gli attaccanti aiutano in difesa e Florenzi sa anche attaccare, lo abbiamo visto a Firenze con l’occasione per Ljajic a fine primo tempo. altrimenti non lo metto davanti se è solo un giocatore di equilibrio. Sa attaccare e sa difendere E’ un giocatore offensivo, di fascia destra, quello è il suo ruolo e lo schiero dove la squadra ha più bisogno. Terzino o attaccante, ma anche a centrocampo, l’ultima gara l’ha finita lì
C’è più la soddisfazione del pari di Firenze o più la preoccupazione dei tanti impegni ravvicinati in un momento cruciale, anche in ragione degli infortuni che condizionano la squadra?
L’Europa League ci sarà giovedì, abbiamo segnato un gol importante ma come ho già detto siamo solo all’intervallo tra le due gare, c’è ancora tutto da fare. Oggi parliamo del campionato. Il nostro calendario è così, io preferisco sempre avere tutta la rosa a disposizione piuttosto che avere metà rosa fuori. Domani avremo anche le soluzioni per avere una squadra competitiva, come abbiamo sempre avuto da inizio stagione. Mi fido sempre dei giocatori che ho a disposizione, gli altri li possiamo solo aspettare.
Prima dell’Europa League aveva detto che il secondo posto era la priorità. Gervinho in panchina a Firenze e, immagino, titolare domani. vuol dire che la partita con la Fiorentina era più importante oppure è una scelta che vale per la singola gara?
Ho una rosa a disposizione e me ne servo, ogni giocatore è importante per me. La storia di una stagione, e quella di quest’anno in particolare insegna che chi non gioca durante una partita può diventare importante per la successiva. Non ho solo Gervinho, ho altri attaccanti e alcuni stanno tornando. Penso anche ad Ibarbo, che tornerà in gruppo martedì, dopo la Samp, sarà una risorsa in più. Preferisco avere delle scelte e così mettere in campo la squadra migliore per un certo tipo di partita. Tutta la mia rosa è importante.
Secondo lei è normale che un infortunio di un giocatore, e parliamo di De Rossi, venga messo in discussione? Allo stesso tempo è normale che alcuni tifosi riescano ad ottenere un confronto con la squadra a Trigoria?
Su Daniele ripeto cose già dette: è uno dei migliori giocatori italiani, un grande campione, ha più di 100 presenze in nazionale, è ancora giovane e sa fare tutto. Ha sbagliato un passaggio e si è infortunato in quell’azione, può succudere ma ai miei occhi non cambia nulla. Resta un giocatore importante e ci aiuterà nel futuro, e non parlo solo per questa stagione. Poi ci sono cose che riguardano società e squadra e non riguardano nessun altro, come le cose che si dicono nello spogliatoio. Ci sono delle cose sacre e lo spogliatoio è una di queste, finché avremo questo rapporto tutto andrà bene.
Che spiegazione dà al rendimento in casa rispetto a quello in trasferta?
Se vediamo tutte le partite, da inizio gennaio, la squadra ha fatto sempre cose interessanti. Non per tutta la partita e non con continuità, ma la squadra è stata spesso in svantaggio e ha sempre rimontato. Vuol dire che questa squadra ha davvero una mentalità di ferro e una coesione forte, altimenti non è possibile fare queste cose. Ovviamente ora bisogna tornare alla vittoria all’Olimpico. E’ sempre un onore giocare nel nostro stadio e davanti ai nostri tifosi, ma questo deve essere un vantaggio e una motivazione in più, non inibire la squadra. Penso che tutte le strisce, che siano positive o negative, hanno sempre una fine.
La situazione di Doumbia?
Sta bene, sta migliorando su tutti i punti di vista. Penso al fatto della preparazione fisica, abbiamo ricominciato quasi da capo e ora sta molto meglio. Piano piano sarà utilizzabile.
Le parole di Nainggolan hanno fatto un pochino discutere.
Un pochino? (ride, ndr)
Nello spogliatoio ci sono state le stesse discussioni?
E’ il compleanno di qualcuno di voi? No? Allora vi auguro un buon “non compleanno”. Quella di Nainggolan è una “non-vicenda”, allo stesso modo.
Qualche settimana fa aveva detto che si aspettava che i giocatori importanti trascinassero la squadra, in un momento delicato come questo. Ha avuto questa risposta o no?
Si, è arrivata, anche in campo. Non è che si pareggia in 10 contro la Juve senza leadership sul campo. Non è che a Firenze, con i problemi avuti nel primo tempo, pareggiamo ugualmente senza leadership in campo. Soprattutto dopo il rigore sbagliato. Perdiamo 2 uomini, abbiamo una grande occasione a fine primo tempo, abbiamo un rigore che ci viene parato parato, ma la squadra è stata in grado di pareggiare e fare un ottimo secondo tempo. Senza leadership non è possibile fare queste cose. Non c’è solo l’allenatore a spingere la squadra, ci sono anche i leader sul campo. Keita è un esempio di questo, non solo per i suoi gol segnati alla Juve e a Firenze.
Una considerazione sulla Sampdoria?
E’ una buona squadra, una formazione molto fisica, fanno molti falli e fermano subito l’azione offensiva. Nel mercato hanno cambiato in attacco e preso giocatori forti. Stanno facendo molto bene e hanno un buon allenatore. Che è un po’ furbo, nel senso positivo del termine, quando dice che Ljajic deve essere un po’ egoista. Magari si aspetta che non dia la palla al giocatore piazzato meglio di lui… Ma Mihajlovic è veramente un grande allenatore. L’ho ammirato da giocatore, specie per le sue punizioni, e alla Sampdoria sta facendo grandi cose. La Samp è una buona squadra ma per noi non cambia nulla. Qualunque sia il nostro avversario, noi sappiamo cosa fare e cosa ottenere come risultato.