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As Roma, la Sampdoria passa all’Olimpico, 0-2 : la cronaca

Poteva essere la gara della svolta, Garcia si era detto certo del fatto che “prima o poi tutte le strisce finiscono”. E invece no, al peggio non c’è mai fine in casa Roma. Dopo un lunga sequenza di pareggi, arriva la sconfitta in campionato. E arrivano anche i fischi dell’Olimpico, l’espulsione di Keita e l’ammonizione di Pjanic che era diffidato.

La squadra non gioca più, non ha più idee e forse neanche la voglia di vincere le partite. La Samp si presenta all’Olimpico con un formazione offensiva: tridente d’attacco affidato a Eto’o, Okaka e Eder. La Roma ritrova invece Totti al centro dell’attacco, fiancheggiato da Florenzi e Gervinho.

Nel primo quarto d’ora non succede nulla, i padroni di casa fanno possesso palla ma non riescono a trovare sbocchi nella manovra. Al 18’ Keita va in gol, con un bel sinistro al volo su punizione di Florenzi, ma il guardalinee annulla giustamente la rete per fuorigioco. I giallorossi ci riprovano al 29’, quando Ljajic parte dalla sinistra, si accentra e scarica a destra per Iturbe, che vede Totti libero al vertice sinistro dell’area di rigore e lo serve: il capitano esplode un gran sinistro da posizione defilata ma Viviano respinge con il corpo. La Sampdoria si difende bene, cercando di rendersi pericolosa nelle ripartenze, ma i lanci lunghi dalle retrovie vengono sempre intercettati da Astori e Yanga Mbiwa.

La Roma alza quindi il proprio baricentro e nei minuti di recupero del primo tempo sfiora due volte il vantaggio. Al 46’ Gervinho riceve un bel pallone sulla sinistra, avanza e mette un cross basso a centro area per Pjanic: il bosniaco sfiora la palla per questione di centimetri, a quel punto la sfera rimbalza sulle gambe di Regini che rischia l’autogol, ma Viviano ha un gran riflesso e blocca sulla linea. Un minuto dopo Totti lancia in contropiede Gervinho, che è libero dai difensori e quindi avanza, entra in area e a tu per tu con Viviano prova la conclusione d’esterno, ma il portiere toscano compie una grandissima parata deviano il pallone in calcio d’angolo.

Finisce quindi il primo tempo con le squadre che vanno negli spogliatoi sul risultato di 0-0. La Roma ha fatto più possesso palla rispetto agli ospiti, e si è resa pericolosa in diverse occasioni, ma sta pagando la scarsa capacità di finalizzazione dei suoi attaccanti. La Samp difende compatta, con Romagnoli, in prestito proprio dalla Roma ed ex di giornata, che sta comandando con grande maturità la sua retroguardia.

Si ricomincia senza novità nelle due formazioni. E dopo appena due minuti dall’inizio della ripresa i giallorossi sciupano ancora una grande occasione, con Totti che da pochi passi non riesce a sfruttare un bel cross su punizione di Florenzi, mandando il pallone a lato dopo averlo colpito con la coscia.

Al 57’ si vede Eto’o, ma la sua conclusione dal limite è murata da Astori. Il camerunense è decisivo tre minuti più tardi, trovando l’assist per il gol che vale lo 0-1. Al 60’ la Samp batte un calcio d’angolo corto, Eto’o va via sulla sinistra saltando prima Torosidis e poi Pjanic, e mette in mezzo per De Silvestri, che controlla in mezzo all’area e di sinistro batte un incolpevole De Sanctis.

Per il terzino della Samp è un gol dal sapore speciale: De Silvestri è infatti cresciuto nella Lazio, squadra di cui è anche tifoso, e adesso grazie alla sua marcatura i biancocelesti sono ad un solo punto in classifica dai giallorossi.

Garcia prova a smuovere la squadra facendo entrare Verde per Totti, nonostante il capitano fosse stato uno dei migliori della Roma. Il cambio non sortisce gli effetti sperati e quindi al 68’ entra anche Doumbia, che va a rilevare un Iturbe davvero sottotono. Mihajlovic si copre, inserendo Duncan per Obiang.

La reazione della Roma non arriva, ci sono soltanto un paio di azioni confuse, che non creano pericoli reali alla difesa doriana. Mihajlovic fa uscire Okaka inserendo Muriel. Il cambio è vincente e il colombiano ripaga la fiducia del tecnico andando a segno 4 minuti dopo il suo ingresso in campo. Al 78’ il neoentrato Muriel va via in contropiede sulla sinistra, entra in area, salta Astori ma vede la sua conclusione centrare il palo alla destra di De Sanctis: sulla respinta arriva però Duncan che tocca il pallone per Eder, che serve di nuovo Muriel e il colombiano stavolta non sbaglia, battendo il portiere giallorosso con un sinistro forte a fil di palo.

L’Olimpico è infuriato con i suoi giocatori, e li fischia pesantemente ogni volta che questi toccano il pallone. Pjanic prova a riaprire la partita al minuto 82’ con un gran sinistro dal limite sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Viviano è in giornata e gli nega il gol con un’altra grandissima parata.

Ancora calcio d’angolo, l’arbitro Calvarese ha qualcosa da dire a Keita, che però gli da le spalle per non ascoltarlo beccandosi il giallo. A quel punto il maliano conferma di essere particolarmente nervoso, e applaude ironicamente il direttore di gara, che gli sventola quindi il rosso.

Al minuto 87’ si fa ammonire anche Pjanic, che era diffidato. I due centrocampisti salteranno quindi la gara contro il Cesena, andando a complicare ulteriormente la delicatissima situazione in casa Roma.

Nell’ultimo minuto di recupero gli ospiti hanno l’occasione di dilagare, ma Regini grazia De Sanctis calciando a lato da buona posizione, dopo un bel contropiede di Duncan. Termina quindi la partita, con i giocatori sommersi dai fischi del proprio pubblico e con la Lazio a una sola lunghezza dai giallorossi. E adesso i biancocelesti fanno davvero paura.

Redazione

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