Asili nido, la riapertura con le linee guida anti Covid-19
Per gli asili nido le nuove linee guida anti Covid-19 delineano il comportamento da seguire a partire dalla riapertura del 1° settembre
Dopo le regole nazionali, approvate le Linee guida anti Covid-19 anche nella Regione Lazio. Riapertura da oggi 1° settembre.
Linee guida per minimizzare il rischio di contagio anche nei servizi educativi per l’infanzia. Gli ambienti degli asili nido, dedicati ai bimbi da 0 a 3 anni, devono essere riorganizzati in virtù della pandemia da Covid-19. “Continua l’impegno della Regione Lazio per una ripartenza in sicurezza a cominciare dai più piccoli”. Annuncia così la riapertura dei nidi Alessandra Troncarelli, assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, sul proprio account Facebook.
Asili nido, le regole anti Covid-19
Le disposizioni in materia di minimizzazione del rischio di contagio sono simili a quelle di scuole e aziende: pulizia quotidiana della struttura, frequente lavaggio delle mani, rilevazione della temperatura per tutti coloro che entrano negli ambienti. Ingresso vietato qualora il/la bimbo/a o il genitore/accompagnatore presentasse più di 37,5° o sintomi febbrili e/o gastrointestinali. Le linee guida per gli asili nido della Regione Lazio hanno l’obiettivo di integrare e supportare le regole di distanziamento interpersonale che adottiamo tutti i giorni.
Inoltre, il rapporto educatore/bambini dovrà essere di 1 a 7 e verranno privilegiate le attività all’aria aperta. Molti collaboratori dei nidi, nei mesi precedenti, hanno lavorato nei centri estivi. Per loro l’obbligo di distanziamento rappresenta un’ulteriore peso.
Non esiste il rischio zero. Insegnanti, operatori e genitori devono ogni mattina devono percorrere la strada fino alla scuola, spesso con un mezzo di trasporto. Il Comitato Tecnico Scientifico, coordinato da Agostino Miozzo, sta per modificare le linee guida per la capienza di treni, autobus e metro. Ad aprile la portata era fissata al 50-60%, adesso le Regioni vogliono portarla all’80%. E il Cts sta per stabilire il nuovo limite del 75%. In attesa dei report dei mobility manager delle città.