Dallo scoppio della guerra il rincaro delle bollette causato dal prezzo del gas e dell’energia è una discussione intavolata a livello nazionale ed europeo.
Lo scorso 21 ottobre il Collegio dei commissari europei ha dato il via libera alla nuova proposta legislativa sull’energia promossa dal Parlamento europeo, con la quale viene chiesto ai ministri di tutti i Paesi di intervenire e prendere delle decisioni riguardo a nove misure, lasciando comunque un ampio margine.
Nella bozza si legge che il pacchetto di misure “affronta il caro prezzi del gas e garantisce la sicurezza delle forniture per questo inverno“. Tra i principali interventi figurano “l’acquisto congiunto di gas, la creazione di un nuovo parametro di riferimento per i prezzi del Gnl entro marzo 2023. E nel breve termine, un meccanismo di correzione dei prezzi per fissare un limite di prezzo dinamico alle transazioni sul Ttf”.
Nonostante le numerose procedure europee e nazionali che si stanno portando in atto, l’Associazione Nazionale utenti di servizi pubblici (Assoutenti) porta all’attenzione i dati presenti nel Portale Offerte dell’ARERA.
Dal report dell’Autorità si evince che “le tariffe praticate sul mercato libero di energia e gas risultano sensibilmente più elevate rispetto a quelle del mercato tutelato. In particolare, i contratti a prezzo bloccato, quelli cioè dove le tariffe di luce e gas risultano fissate per un determinato periodo di tempo, appaiono addirittura proibitivi. Infatti, le famiglie hanno “un costo medio annuo di 5.077 euro per il gas (consumo annuo 1.400 smc) e 2.429 euro per l’elettricità (consumo annuo 2.700 kwh)“.
Confrontando i dati del mercato libero con le tariffe in vigore il divario è esorbitante. Infatti l’aggravio di spesa rispetto al mercato tutelato è del 166% per il gas, ossia una maggiore spesa da +3.173 euro a famiglia. Mentre è del 124% per la luce, con un +1.346 euro annui a nucleo.
Il gap, tuttavia, sembra ridursi con il prezzo variabile. Infatti, per questa specifica tipologia il mercato libero costa in media il 23,8% in più del tutelato per il gas, e il 18,1% per la luce. “Non a caso per il gas solo il 3,1% delle 572 offerte sul mercato libero presenti sul Portale di Arera risulta più conveniente rispetto al mercato tutelato (in totale 18 offerte più convenienti: 12 a prezzo variabile, 6 a prezzo fisso). Percentuale che sale al 9,4% nel settore dell’elettricità”, sottoscrive Assoutenti.
Dunque, dato che le bollette “sono letteralmente fuori controllo”, come afferma energicamente il Presidente Furio Truzzi, l’Associazione chiede al Governo di tener conto della situazione.
“Con l’imminente fine del regime tutelato le famiglie verranno proiettate in un mercato, quello libero, dove le tariffe e le condizioni economiche sono estremamente più svantaggiose, con inevitabili aggravi di spesa. Per tale motivo rivolgiamo un appello al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e al Premier Giorgia Meloni, affinché si vari subito una proroga del mercato tutelato gas, almeno fino al gennaio 2024 come per la luce, con possibilità di ulteriori rinvii se dovesse proseguire l’emergenza in atto, in modo da salvare famiglie e imprese dai costi insostenibili del mercato libero”.
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