Atac, No al commissariamento: Approvata la mozione M5s
“Rigettare in toto qualsiasi ipotesi di commissariamento o di cessione di Atac. Il tema fondamentale è aumentare i ricavi”
L’Assemblea capitolina ha approvato con 26 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto (alla votazione ha partecipato il solo gruppo del Movimento Cinque Stelle) la mozione a firma dei consiglieri pentastellati Enrico Stefano, Pietro Calabrese, Alisia Mariani e Giuliano Pacetti che impegna il sindaco Virginia Raggi e la Giunta a rifiutare qualsiasi proposta di commissariamento o cessione di Atac Spa e intraprendere ogni azione possibile volta al risanamento dell’azienda.
Questo anche attraverso:
un aumento dei ricavi tramite un sistema di bigliettazione moderno, un maggior numero di verificatori e più avanti l’obbligo di salita anteriore sui bus;
l’aumento della velocità commerciale tramite la realizzazione di corsie preferenziali, l’asservimento semaforico e l’ottimizzazione delle fermate;
la riorganizzazione del personale i centrata sulla meritocrazia, l’efficienza, e l’operatività, internalizzando tutti i servizi e le manutenzioni essenziali;
l’avvio di tutte le procedure necessarie a far valere il credito dell’azienda nei confronti della Regione Lazio.
Nel testo approvato sono stati assorbiti alcuni punti della mozione presentata da Stefano Fassina (Sinistra x Roma), che ha ritirato la propria che aveva come oggetto ‘un unico gestore regionale per il trasporto pubblico locale, un polo unico manutentivo industriale e l’avvio di verifiche sulla funzionalità della macrostruttura e di progetti partecipativi permanenti per la condivisione del progetto industriale complessivo’.
Bocciata invece una terza mozione in tema Atac che era stata presentata Fratelli d’Italia, Gruppo misto e lista civica Con Giorgia.
“È con un po’ di rabbia che illustro questa mozione perché in un momento difficile come questo per l’Atac, il Senato forse si sarebbe dovuto occupare di altro. Troviamo assurdo che chi ha distrutto l’Atac negli ultimi 20 anni – perché questo è successo negli ultimi 20 anni, l’azienda è stata letteralmente saccheggiata e oggi ci ritroviamo con un’azienda che dovrebbe fare trasporto pubblico che non ha autobus per fare trasporto pubblico – ora se ne sta bellamente seduto in Senato e firma e fa votare una mozione che impegna il governo a commissariare Atac o a verificare se ci siano problemi di sicurezza.
Mi chiedo dove siano state queste persone che oggi vanno a chiedere se ci sia sicurezza sui mezzi pubblici della città di Roma”, ha tuonato Enrico Stefàno, presidente della commissione Trasporti, illustrando la mozione in qualità di primo firmatario. Questa mozione, ha sottolineato Stefano, “impegna sindaco e assessore a rigettare in toto qualsiasi ipotesi di commissariamento o di cessione di Atac. L’azienda è un patrimonio della città di Roma che deve essere valorizzato e risanato.
Il tema fondamentale è aumentare i ricavi: oggi anche chi vuole fare il biglietto non è messo nelle condizioni di farlo, quindi è necessario un nuovo sistema di bigliettazione elettronica e l’implementazione del sistema esistente. E per i nuovi autobus che arriveranno, che saranno con due porte, con le cabine blindate e le telecamere, bisognerà introdurre la salita anteriore, cosicché possa salire sull’autobus solo chi ha il biglietto o fa l’abbonamento”.
Inoltre, ha proseguito il presidente della commissione Mobilità, “stiamo lavorando per l’aumento della velocità commerciale: ai primi di dicembre apriranno due importanti corsie preferenziali, una su via di Portonaccio per consentire al 409 di arrivare più velocemente verso la stazione Tiburtina e un’altra su via Emanuele Filiberto, dove passa il 3 e dove passerà il 51, autobus strategico che verrà trasformato in linea espressa”.
L’amministratore unico Manuel Fantasia, “che audiremo in commissione la prossima settimana, è poi impegnatissimo sul lato del risanamento aziendale e sul personale per efficientare e valorizzare il personale che merita: è necessaria un’operazione perché il personale dell’Atac sia quanto più possibile dedicato a ruoli operativi ma sono sicuro che in azienda troveremo la massima disponibilità.
L’ultimo punto della nostra mozione – ha concluso Stefano – è quello di impegnarsi per recuperare il famoso credito di Atac nei confronti della Regione Lazio: è un tema fondamentale che grida vendetta, stiamo parlando di quasi mezzo milione di euro che la regione deve ad Atac Spa”.
Critica la consigliera del Pd, Ilaria Piccolo: “Non vedo come voi possiate risanare Atac. Quello che leggo nella mozione è carente, sia nella parte della premessa, sia nella parte dell’impegno. Il Pd aveva intrapreso una strada che voi dovreste seguire, perché il risanamento non l’abbiamo detto a parole, noi l’abbiamo fatto. E’ stata una battaglia difficile, ma come amministratori l’abbiamo fatta, sapendo anche di poter perdere consensi.
L’abbiamo fatto, chiedendo anche sacrifici ai lavoratori, perdendo consensi, perché sapevamo era un percorso che andava intrapreso”. E ora, ha aggiunto Piccolo, “sento che il problema sono 550 milioni di crediti con la Regione, che tra l’altro anche voi sapete che non sono esigibili. Dovevate seguire il percorso che avevamo indicato. Il Pd non voterà”.
“Esprimo il mio voto favorevole alla mozione presentata dal M5S su Atac dopo i punti che sono stati aggiunti presi dal provvedimento che avevo presentato, che quindi ritiro”, ha detto il capogruppo di Sinistra x Roma, Stefano Fassina, che poi, a causa della protrazione dei lavori d’Aula, non ha potuto partecipare al voto a causa di impegni pregressi.