Atac. Piccolo (Pd): Serve vero piano industriale

Ai lavoratori di Atac non servono prebende e regalie, ma certezza della continuità aziendale e della continuità del lavoro

"La stampa la definisce ''restaurazione all'Atac'', invece sono ''i colpi di grazia di Fantasia e della Raggi'' al futuro e alla continuità di Atac. Restaurazione, perché l'amministratore Unico Fantasia, l'assessora Meleo e la sindaca Raggi stanno distruggendo quanto di buono era stato fatto con il Piano Industriale del 2014. Con gli accordi del 12 e 20 dicembre 2016 firmati da Fantasia e quello del 9 gennaio 2017 firmato dall'assessora Meleo invece siamo all'agonia irreversibile dell'Atac. Il problema non è solo quanto costeranno questi accordi, se 5 o 10 milioni di euro senza contropartite di produttività, riorganizzazione e legalità.

Il nodo cruciale per il futuro dell'azienda è che gli accordi e le scelte di reintegro dei dirigenti licenziati, le modifiche continue alla macro e micro struttura, il recupero di personaggi che erano stati protagonisti della crisi dell'Azienda negli anni passati, dimostrano che non c'è alcuna strategia e che si galleggia curando solo il consenso di gruppi e categorie.

La sindaca Raggi continua a dire che ''Atac rimarrà pubblica'', ma in realtà se la sua amministrazione continuerà con le attuali scelte sconsiderate, fuori da una logica di Piano, Atac semplicemente non rimarrà. Ai lavoratori di Atac non servono prebende e regalie, ma certezza della continuità aziendale e della continuità del lavoro. Ci opporremo in tutte le sedi a che siano i lavoratori a pagare con esuberi e fallimento, le scelte di Fantasia e dell'amministrazione Raggi". E' quanto dichiara la consigliera del Pd capitolino Ilaria Piccolo.

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