Compie atti sessuali con la figlia minorenne, ma viene individuato dalla Squadra Mobile della Questura di Viterbo che gli notifica il divieto di avvicinamento emesso dal Gip del Tribunale di Viterbo. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi, quando il personale della Polizia di Stato della sezione specializzata della Squadra Mobile della Questura di Viterbo ha notificato a un romeno, residente nella Tuscia, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla figlia minore.
Il provvedimento restrittivo scaturisce da una riservata attività investigativa che ha svelato i presunti abusi sessuali compiuti dall’uomo nei confronti della figlia convivente. Le indagini, effettuate anche con l’essenziale collaborazione dei servizi sociali del comune ove abitava la famiglia, hanno fatto emergere che la ragazzina e la sorellina, ora collocate in un’idonea struttura, erano oggetto anche di maltrattamenti di natura fisica da parte del padre. A seguito degli accertamenti veniva redatta dalla Squadra Mobile una dettagliata informativa di reato, inviata all’Autorità Giudiziaria che disponeva la citata misura cautelare nei confronti dello straniero.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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