Ritornano all’Auditorium Parco della Musica di Roma Sala Sinopoli, venerdì 31 marzo 2017 ore 21,00, Sergio Caputo e Francesco Baccini, uniti nel progetto “The Swing Brothers”. Caputo e Baccini sono due onde anomale nel mare della musica e della cultura italiana. Anticonformisti, antidivi, disallineati, imprevedibili, e difficili da inquadrare. Le canzoni di entrambi hanno fatto storia, sono evolute con loro e ciò è particolarmente evidente nei loro concerti. Per strano che possa sembrare, le strade di Caputo e Baccini, che hanno entrambi iniziato le loro carriere negli anni ’80, non si erano mai incrociate fino a pochi mesi fa, nonostante le loro molte similitudini.
Poi, è nato un sodalizio umano e artistico che oggi li porta, sotto la sigla di “The Swing Brothers”, a iniziare un tour insieme in cui proporranno i loro successi classici, ma anche alcuni dei loro successi più contemporanei, sommando così due audience diverse che hanno però molto in comune: la passione per la musica vera, per il filone jazz-swing associato a testi ironici e brillanti, e per le canzoni che ti fanno stare bene; perchè la prima missione della musica, secondo Caputo e Baccini, è regalare al pubblico emozioni positive.
Lo spettacolo preparato dai due cantautori e composto, dai migliori classici del repertorio dei due artisti: da “Un sabato italiano” a “Il Garibaldi innamorato” di Caputo fino a “Le donne di Modena” o “Sotto questo sole” di Baccini e “Non fidarti di me” il primo singolo inedito composto a quattro mani dai due cantautori. Sergio Caputo e Francesco Baccini stanno attivamente lavorando insieme su un album che conterrà brani inediti di ambedue, realizzati e interpretati insieme. L'album dovrebbe uscire a marzo 2017, e il concerto potrebbe contenere un'anteprima di alcuni brani.
SERGIO CAPUTO – BIOGRAFIA: Musicista per caso e per passione, dopo un paio di esperienze discografiche minori, nel 1983 pubblica il suo primo album "Un sabato italiano". Questo album lo porta al successo ed è tutt'ora un classico. Sergio si distingue per il suo stile che affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini, ed un uso insolito e innovativo del linguaggio, che a sua volta attinge dal quotidiano e dalle nevrosi metropolitane.
Pur non smettendo mai di sperimentare, lo stile di Sergio mantiene sempre la sua impronta pop-jazz degli esordi che ancora oggi lo contraddistingue. Partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e fra le sue collaborazioni eccellenti si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Lester Bowie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Danilo Rea e molti altri.
Nel 1999 si trasferisce in California, dove passa 12 anni creativi a stretto contatto con le sue radici musicali, e si fa conoscere come chitarrista “Smooth Jazz”. Ciò non gli impedisce di tornare una volta all’anno in Italia per tour di grande successo e ritrovare il contatto col suo pubblico. Scrive due libri – ambedue per la Mondadori: “Disperatamente e in ritardo cane”, e “Un sabato italiano memories” (quest’ultimo un resoconto senza veli della sua vita disordinata negli anni che lo portarono a scegliere la musica, e a scrivere l’album che lo portò al successo). Ha al suo attivo 16 album – l’ultimo “Pop Jazz and Love”, 2015, quasi interamente in inglese -più varie compilation. L’avventura “The Swing Brothers” rappresenta per Sergio la prima collaborazione con un suo collega italiano in tutta la sua carriera.
FRANCESCO BACCINI – BIOGRAFIA: Il più atipico fra i cantautori della scuola genovese, Francesco Baccini – dopo anni di studio di pianoforte classico – scopre il pop e il rock mentre lavora come portuale nel porto di Genova. Nel 1988 esce – sotto lo pseudonimo di “Espressione Musica” il suo primo singolo. Il primo album “Cartoons” (1989) cattura subito l’interesse di pubblico e critica, e Francesco si aggiudica una targa Tenco e vince “Un disco per l’estate”. Il secondo album, “il pianoforte non è il mio forte” – che contiene il suo hit “Le donne di Modena” ha addirittura come ospite Fabrizio De Andrè.
Questa “benedizione” apre la strada ad altre collaborazioni, da Paolo Belli e i Ladri di Biciclette a Enzo Jannacci e Angelo Branduardi, per citarne alcuni. Ad oggi, Francesco ha pubblicato 13 album più varie raccolte, è stato al Festival di Sanremo nel 1997 tornandoci poi come ospite nel 2006, ha pubblicato 2 libri, uno dal titolo “Nudo” (1993, Bompiani), e “Ti presto un po’ di questa vita” (2010, Zona), ha fatto del teatro, partecipato ad un reality, vinto un premio Lunezia, ha fatto la canzone colonna sonora del film “Maschi contro femmine” di Brizzi, alternando poi musica a recitazione in svariati contesti.
Nel 2011 mette in pista lo show “Baccini canta Tenco”, reinterpretando in chiave moderna alcuni brani del suo idolo di adolescenza e conquistando una nuova targa Tenco. A tutto ciò si aggiunge un tour in Cina nel 2013. Pur nella sua ecletticità, la musica di Francesco Baccini poggia solidamente su blues e jazz con un’impostazione in cui traspare forte l’influenza dei cantautori francesi, e così facendo inventa un tipo di canzone italiana che prima di lui non c’era.
Ma il suo stile è definito oltre che dalle melodie e dal suo pianoforte, soprattutto dalla sua voce graffiante, che unisce tecnica vocale a interpretazione, dove l’attore che c’è in lui prende il controllo della performance. I suoi testi hanno il dono dell’ironia in superficie, sotto la quale si intuisce però profondità, e a volte conflitto e malinconia. Oggi, nel panorama attuale della musica italiana fatta di talent show e tormentoni radiofonici, il sodalizio con Sergio Caputo nello show “The Swing Brothers” arriva come un passaggio naturale di due carriere che sarà di sicuro successo, e non potrà che sommare due audience diverse ma con molti aspetti in comune, e sicuramente attrarne di nuove
Auditorium Parco della Musica ORGANIZZAZIONE: VENTIDIECI
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