Austria, svolta drastica: obbligo vaccinale dal primo febbraio
Oltre all’obbligo vaccinale, l’Austria ha annunciato un lockdown generale dal 22 novembre. La misura resterà in vigore fino al 13 dicembre
La quarta ondata fa paura. E in un’Europa in cui ad essere colpiti sono prevalentemente i paesi più indietro con la campagna vaccinale, la misura che di certo non ha lasciato nessuno indifferente è stata messa in atto dal governo austriaco. Il cancelliere ha infatti annunciato il lockdown totale a livello nazionale a partire da lunedì 22 novembre e dal primo febbraio 2022 l’Austria sarà il primo Paese in Europa a prevedere l’obbligo vaccinale contro il Covid. Il governo sta preparando le basi legali per l’entrata in vigore della misura, con esenzioni previste solo per motivi medici. L’obbligo vaccinale è già in vigore in Indonesia dove sono previste multe o la possibilità di non erogare le cure ai non vaccinati. Anche in Micronesia e in Turkmenistan è stata resa obbligatoria la vaccinazione per tutti i residenti, a partire dai 18 anni.
Lockdown e obbligo vaccinale in Austria
Ad annunciarlo è stato il cancelliere Alexander Schallenberg dopo un vertice dello Stato federale. Il lockdown durerà al massimo 20 giorni. Entro il 13 dicembre dovrebbe terminare almeno per i vaccinati e i guariti, ha spiegato Schallenberg. Gli asili nido e le scuole rimarranno aperti, ma nelle aule è obbligatorio indossare la mascherina e gli alunni potranno scegliere di studiare anche da remoto. E a partire dall’anno prossimo, chi rifiuta di vaccinarsi rischia sanzioni amministrative, che possono essere convertite in una pena detentiva se la multa non può essere pagata. Per verificare chi si atterà alle regole, l’Austria ha a disposizione un database nazionale centralizzato per le vaccinazioni. In questo modo il governo potrebbe verificare tra i residenti nel Paese chi non ha ancora ricevuto il vaccino.
La quarta ondata
Il Paese sta infatti attraversando la quarta ondata della pandemia, forse la più potente. Secondo gli ultimi dati interni, l’incidenza è arrivata a 1.000 casi ogni 100 mila abitanti. Ma, “nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare”, si è rammaricato il cancelliere Alexander Schallenberg. “Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro”.