Autovelox, la decisione è storica : ‘Andranno rimossi tutti’ | Come diventeranno le strade italiane
La decisione presa sugli autovelox è una decisione storica: vediamo insieme come diventeranno le strade italiane dopo l’attuazione…
Gli autovelox sono stati introdotti in strada per poter rilevare la velocità dei veicoli e riuscire a limitare gli eccessi, per questioni di pubblica sicurezza.
Infatti, questi sono strumenti importantissimi per migliorare la sicurezza su strada poiché riescono a diminuire il numero degli incidenti stradali e anche dei pedoni investiti.
Gli autovelox sono di diversi tipi. Per esempio una prima distinzione è quella tra fissi e mobili. Mentre quelli fissi sono messi in punti strategici della strada proprio per rilevare chi va troppo veloce, quelli mobili vengono spostati e utilizzati da chi gestisce l’ordine pubblico in diverse località.
Gli autovelox funzionano in modo molto semplice, intercettando tramite radar, laser e sensori magnetici le auto che superano i limiti imposti su quelle strade.
Come funzionano gli autovelox
Quando la velocità è superiore viene scattata una fotografia e registrata la data, l’ora e la velocità. In questo modo poi vengono notificate le multe. Gli autovelox sono anche degli ottimi incentivi per gli automobilisti per mantenere una velocità prudente quando sono alla guida.
Eppure viene spesso criticato perché secondo alcuni i limiti di velocità sono spesso ridicoli e vengono imposti all’unico scopo di farli infrangere. Adesso arriva un importante novità su questi strumenti che potrebbe cambiare molte cose.
Addio agli autovelox in queste città italiane
Gli autovelox hanno spesso suscitato delle polemiche, soprattutto per il modo in cui spesso sono stati realizzati. Adesso sembra che dovranno scomparire tutti in alcune città poiché illegali. Infatti, la polizia stradale di Cosenza ha deciso di sequestrate alcuni di questi dispositivi perché non a norma in divere città italiane. Le città italiane coinvolte sono state le più disparate come per esempio Reggio Emilia, Arcola, Venezia, Vicenza, Modena e tantissime altre.
L’indagine in questione è stata portata avanti dal gip a seguito di un’indagine della Procura di Cosenza. Gli autovelox T-exspeed v2.0 non sono legittimi, questo perché non omologati correttamente. Inoltre non c’era il prototipo necessario per l’approvazione. Questi sistemi erano spesso dati a nolo agli enti locali. La scelta finale è stata quella di eliminare dalle strade tutti questi dispositivi. Il dirigente della Polstrada di Cosenza ha dichiarato: “La versione del prototipo depositata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è risultata differente dalla versione modificata fornita successivamente ai comuni”. Partendo da Cosenza questo provvedimento è diventato attivo anche in altre città italiane.