Baby squillo a Roma, patteggiamento di pena per quattro imputati
Polemiche sulla mitezza delle pene irrogate agli accusati di prostituzione minorile
La Procura di Roma ha aderito alla richiesta di patteggiamento avanzata da quattro imputati, clienti delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento dei Parioli. La pena patteggiata con il PM è stata di un anno di reclusione, con sospensione condizionale oltre a 1000 euro di multa.
Per la procura i quattro imputati per i quali è stato dato il via libera al patteggiamento non solo erano clienti delle due ragazzine, ma erano anche consapevoli che fossero minorenni. La pena di un anno di reclusione, previa sospensione, concordata dagli inquirenti con i quattro clienti, è identica a quella inflitta a due clienti, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone, nel processo a Mirko Ieni, ritenuto il ‘dominus’ del giro di squillo che si prostituivano ai Parioli e condannato a dieci anni.
Nello stesso processo sono stati condannati la madre di una delle due ragazzine (sei anni), Nunzio Pizzacalla (7 anni), Riccardo Sbarra (sei anni), Marco Galluzzo (tre anni e quattro mesi), Michael De Quattro (quattro anni).
Per il presidente di Telefono Rosa, Gabriella Moscatelli, il patteggiamento concesso dalla Procura di Roma costituisce un fatto ed un precedente gravissimo: “Stiamo ritornando indietro di 150 anni – argomenta Moscatelli – non si tiene più conto dei danni che vengono fatti a delle bambine e di come sia stato spezzato il loro futuro. E poi, che messaggio mandiamo agli altri uomini, compresi i più giovani? ‘Fate pure, tanto nulla ve lo impedisce, né la cultura né tantomeno la giustizia’”.
“E’ davvero gravissimo – conclude – queste persone non si faranno un giorno di carcere, pagheranno mille euro che sicuramente per loro non sono nulla, per essere andati con bambine che probabilmente hanno la stessa età delle loro figlie.