Roma, bambini malati di cancro per strada
Gli edifici sono di proprietà dell’Ipab Irai. L’amministrazione regionale sembra non abbia alcuna responsabilità
A quanto pare, sembra si si tratti di una richiesta informale, quella dell’aumento dell’affitto per l’Associazione Bambini Peter Pan, effettuata dalla Giunta della Regione Lazio. Il presidente dell’associazione, Paolo Montini, afferma che il canone mensile, nel corso degli anni, è passato da 3000 euro a 6000 euro, fino ad arrivare a 20.000/30.000 euro. Fino ad oggi l’associazione ha aiutato numerose famiglie di bambini malati di cancro provenienti da tutto il mondo, fornendo aiuto psicologico morale e materiale. La struttura non è destinata ad altro uso, se non a quello di dare sostegno ai bambini malati e le loro famiglie: non può essere utilizzata come se fosse un hotel o un centro benessere.
Eppure non tutti la pensano allo stesso modo: l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio sostiene che le affermazioni che sono state fatte, relative allo sfratto dell’associazione, sono del tutto errate e che nessuno ha intimato ai “Bambini di Peter Pan” di lasciare gli edifici, dato che l’amministrazione regionale non ha nessuna responsabilità sui locali di proprietà dell’ Ipab Irai, che agisce in piena autonomia.
Alcuni candidati alle elezioni regionali e l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, hanno dato il loro sostegno, sottolineando che l’associazione Peter Pan svolge un ruolo fondamentale per il territorio, definendola un punto di riferimento internazionale per tutte le famiglie bisognose di aiuto che devono trasferirsi a Roma per passare gran parte del proprio tempo tra i reparti di oncologia del Bambin Gesù.