Banda del buco a Roma: uomo liberato dopo 9 ore sottoterra chiede acqua e sigaretta
Ancora aperto il giallo attorno alla presunta banda del buco
35enne rimane bloccato per 9 ore sepolto dalla sabbia in un tunnel sotterraneo in via Innocenzo XI nel quartiere Aurelio di Roma Capitale.
Bloccato per 9 ore sottoterra: datemi acqua e sigaretta
Nella giornata di ieri, giovedì 11 agosto, un uomo scambiato per un operaio è stato tirato fuori dai Vigili del Fuoco alle 19:30 da un tunnel crollato. Il 35enne, dopo essere stato per circa 9 ore incastrato sotto la sabbia, una volta liberato ha esordito con “per favore, datemi acqua e sigaretta”. In seguito è stato soccorso dal 118, ma non sembra aver riportato lesioni gravi.
Durante le operazioni di soccorso, le forze dell’ordine, che sono intervenute sul posto, hanno avviato le indagini per far luce sui fatti. I testimoni presenti sono stati interrogati, ma le informazioni ricavate non sono riuscite a risolvere il giallo attorno al tunnel. I carabinieri hanno fermato tre uomini appartenenti alla presunta banda che erano insieme all’uomo.
Secondo le indagini preliminari, l’origine del tunnel è da collegare a un negozio in via Innocenzo XI civico 42. La banda, composta probabilmente dai quattro, ha iniziato a scavare partendo dal seminterrato del locale, creando una galleria orizzontale lunga circa 6 metri. Tuttavia, qualcosa poi è andato storto: le pareti del tunnel hanno ceduto bloccando uno degli scavatori. Così il piano apparentemente ben studiato è andato in poche ore in fumo.
Il quartetto è stata appellato, in riferimento al film di Mario Amendola degli anni ’60, con l’omonimo nome ossia “banda del buco”. Attualmente due di loro si trovano in stato di fermo e sono stati denunciati per danneggiamento e crollo colposo.
Al momento le forze dell’ordine cercano di far piena luce sul caso. Le piste possibili sono ancora tutte aperte. Obiettivo degli investigatori è capire quali fossero le intenzioni dei soggetti fermati che hanno portato alla realizzazione del tunnel.