Bellucci-FdI: Salvini vuole contrastare la droga? Chiuda i Cannabis shop
“Vuole contrastare la droga? Approvi la proposta di chiudere i Cannabis Shop e riformi la legge 309 in materia di droghe che risale addirittura agli anni’90”
"Dal ministro dell'Interno arrivano solo interventi parziali per contrastare l'uso di droga. Salvini non ha chiara la situazione italiana del consumo e dello spaccio delle sostanze psicotrope legali e illegali. Grazie al Partito Democratico, infatti, in Italia esistono due tipi di spaccio di stupefacenti: lo spaccio illegale e lo spaccio legale". È quanto dichiara Maria Teresa Bellucci, deputata e capogruppo per Fratelli d'Italia in Commissione Affari Sociali alla Camera.
"È ora che Salvini si decida ad affrontare il problema della droga e della tossicodipendenza in maniera seria e puntuale – continua la parlamentare – non con limitati interventi alla bisogna sulla sicurezza. A cosa serve la sua proposta di legge che elimina la lieve quantità, quando da giugno, è ferma la proposta di Legge di Fratelli d'Italia sulla chiusura dei Cannabis Shop? Salvini cerca di intervenire sullo spaccio illegale quando l'Italia è invasa dagli spacciatori legali?
Siamo in presenza, su tutto il suolo nazionale, di distributori automatici di Cannabis accessibili da chiunque, che spacciano legalmente a ogni orario e per ogni età anche davanti agli istituti scolastici". Secondo Bellucci, "c'è solo una cosa da fare: chiudere i Cannabis Shop, come stiamo chiedendo da mesi al Governo.
Il Ministro non può continuare a dirsi contrario allo spaccio di cannabis quando i parlamentari della Lega, insieme a quelli del M5S, sono gli unici a non presentare neppure una risoluzione per opporsi ai cannabis shop: la droga e le tossicodipendenze sono una problematica seria che va affrontata in modo coerente, stabile e coordinato.
Vuole contrastare la droga? Inizi ad approvare la proposta di Fratelli d'Italia di chiudere i Cannabis Shop, in cui si vende la cannabis per finto collezionismo, e riformi la legge 309, in materia di stupefacenti e tossicodipendenze, che risale addirittura agli anni '90". (Com/Mar/ Dire)