Berlusconi: “Hanno calpestato la legge”

Il discorso di Silvio Berlusconi durante la manifestazione a Palazzo Grazioli

Sono le 16.30, i forzisti sono in piazza e attendono Silvio Berlusconi. L’ex premier, e da qualche minuto ex senatore, sale sul palco di via del Plebiscito dopo l’inno d’Italia. E apre così il suo discorso: “Le parole di Mameli sono impegnative: siamo pronti alla morte…”.
Poi, incalza: “Oggi è un giorno di lutto per la legge, per il diritto, è il delitto della democrazia. Sappiamo bene che nessuno può stare più tranquillo per i suoi diritti, i suoi beni, la sua libertà”.

Ma non si arrenderà. Silvio Berlusconi, infatti, annuncia che non farà un passo indietro. E a chi, oggi, aveva parlato della sua fine, risponde che no, non uscirà dalla scena politica. Tanto che lancia la sfida in vista della prossima campagna elettorale: l'appuntamento ai suoi, Berlusconi l'ha dato per l'8 dicembre.
Anche da non parlamentare – commenta – si può continuare a battersi per la nostra libertà. Altri leader sono fuori dal Parlamento come me, come Renzi e Grillo”.
E poi, punta tutto sul presidenzialismo: “Come in tutti gli altri Paesi europei, dobbiamo dare ai cittadini la possibilità di eleggere il proprio presidente della Repubblica”.

“Abbiamo già passato nella storia del nostro Paese – continua – un periodo difficile come questo. A partire dal 1994, una magistratura di estrema sinistra si è data come missione quella di essere la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese e che intende che la sua missione sia garantire al popolo la democrazia. Per loro la democrazia è garantita solo quando al potere c'è la sinistra".

Poi, l’elenco dei suoi processi: “Da 41 ne sono venuto fuori senza nessuna condanna”. Allora, accusa Silvio Berlusconi, è stata cambiata la strategia: “dopo aver militarizzato l’accusa, hanno occupato i collegi giudicanti. Sono allora fioccate le condanne: Ruby, Mediaset”.
“Per arrivare al voto sulla decadenza – conclude – hanno calpestato la legge. E oggi brindano perché hanno portato me, che mi ritengono il loro nemico, davanti al plotone di esecuzione”.

Sulla manifestazione che si è svolta sotto Palazzo Grazioli, ha detto: “Vorrei rassicurare tutti, questa è una manifestazione pacifica. Noi non abbiamo l’odio nel cuore”.

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