Categorie: Interviste

Berlusconi: quello che penso delle donne

D: Secondo gli ultimi dati Istat le donne sono ancora la maggioranza nel nostro Paese. Come si conquista, secondo lei, il voto delle donne, che ancora hanno delle problematiche legate al genere, la tutela, la sicurezza, il lavoro?
R: Le dico che intanto noi abbiamo tante iniziative prese nei confronti delle donne e magari poi le ricordo. Ma vorrei anche dire quello che penso io delle donne. Intanto ricordo che la parola donna deriva dal latino domina. E quindi alle donne io dico siete le nostre padrone, perché siete più brave a scuola, all'università, in ufficio, siete più puntuali, più precise, più scrupolose, siete più coraggiose naturalmente di noi uomini perché la natura vi ha fatto anche soffrire nel dare alla luce i figli, avete un talento straordinario che vi permette di andare subito all'essenza dei problemi, mentre noi abbiamo bisogno di giri, di ghirigori infiniti, avete portato in politica la vostra concretezza, il vostro buon senso e nei nostri programmi devo dire che sono state le donne a infondere la concretezza di una moglie e di una madre e molta parte del nostro programma è stato fatto frutta dall'esperienza delle donne. Per quanto riguarda quello che abbiamo fatto noi, mentre la sinistra si riempe sempre la bocca dei diritti delle donne, senza avere cambiato mai niente, noi abbiamo prodotto un reale aggiornamento delle leggi che tutelano le donne, in particolare per la sicurezza, per la valorizzazione dei loro talenti, per esempio per l'inclusione del mondo del lavoro e della politica. Abbiamo avuto dei risultati notevoli; il reato di stalking che ricordo abbiamo esaminato nel primo Consiglio dei Ministri è stato copiato da molti paesi del nord Europa. Abbiamo inserito la quota rosa che poi sono state anche approvate dall'Unione Europea. Abbiamo dato la doppia preferenza di genere alle comunali e andando avanti ci saranno moltissimi donne in più che potranno entrare negli organismi comunali. Abbiamo aggravato le pene per i reati di violenza sessuale; ricordo che c'erano stupratori che venivano immediatamente rinviati a casa ai domiciliari. Poi potrei andare avanti, ma per concludere sulle donne, per avere le mamme che lavorano e per conciliare i tempi del lavoro e quelli della famiglia abbiamo investito sugli asili nido, quelli di condominio con le baby sitter, sui nidi aziendali e abbiamo stanziato diversi milioni di euro, 30 milioni di euro per le donne che lavorano, 18 milioni per le vittime della violenza. Insomma, credo che nessun governo nella storia della Repubblica abbia fatto di più.

Francesco Vergovich

Giornalista, conduttore radiofonico. Costruisce la sua carriera su Radio Radio attorno ad alcune personalità brillantissime della nostra epoca ai quali sarà sempre grato: Nantas Salvalaggio, Marco Guidi, Gianni Melli, Roberto Gervaso, Giampaolo Pansa, Oliviero Beha, Giampiero Mughini, Mario Tozzi. Dal 2013 è Direttore di "RomaIT" e de "Il Quotidiano del Lazio".

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