Bidello molesta bimbi per 20 anni: con tre condanne ha continuato a lavorare
La Corte dei Conti ha richiesto all’uomo 170 mila euro di danni che dovrà restituire al ministero dell’Istruzione
Un bidello, o come si dice ora collaboratore scolastico, ha molestato e abusato bambini per oltre venti anni tra la Campania e il Lazio. Dopo l’ultima condanna, sì è trasferito a Roma dove ha abusato di un bambino di 10 anni. Ha continuato a lavorare nelle scuole senza che nessuno controllasse.
Gli abusi dell’uomo
Il bidello, un uomo di 60 anni, è stato condannato per tre volte in materia di reati a sfondo sessuale. Il collaboratore scolastico conta tre sentenze di colpevolezza per i reati di violenza sessuale su minorenni e, nonostante questo, ha continuato a lavorare nelle scuole. Proprio per questo la Corte dei Conti gli ha chiesto 170 mila euro di danni da risarcire al Ministero dell’istruzione.
Gli episodi in questione fanno riferimento al 1991, al 2000 e al 2005. Nel primo caso l’uomo aveva patteggiato la pena di un anno e nove mesi, nel secondo caso il tribunale di Napoli lo aveva riabilitato mentre nel terzo aveva abusato di un bambino di dodici anni in una scuola di Prati. Anche in questo caso, il bidello era stato condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione e interdetto a vita da qualsiasi incarico nelle scuole.
I mancati controlli
Nonostante questo curriculum criminale, il bidello ha incredibilmente continuato a lavorare in questi 20 anni. Chi doveva controllare, in particolare l’Ufficio regionale, non lo ha fatto e l’uomo indisturbato ha proseguito nel mietere vittime. Nel 2008, infatti, è stato assunto in una nuova scuola nella quale si è reso protagonista di una nuova violenza.
Riportato dal quotidiano Repubblica, la Corte dei Conti ha così commentato l’episodio: “Si sono verificate delle gravi omissioni di verifica e di controllo che hanno consentito l’assunzione di un pregiudicato, che ha perpetuato delle gravi condotte penalmente rilevanti e per le quali era già stato condannato”.