Bielsa: “Ecco perché ho rifiutato la Lazio. Promesse disattese”
“Lotito aveva approvato un piano di lavoro: si dovevano acquistare almeno 4 giocatori prima del 5 luglio. Senza queste condizioni non si poteva dar seguito al contratto firmato”
L'allenatore argentino Marcelo Bielsa, in una nota da lui firmata e riportata dalla stampa argentina nella tarda serata di ieri, ha spiegato le ragioni della sua rinuncia a diventare il nuovo allenatore della Lazio. Sempre secondo alcuni media argentini il comunicato di Bielsa sarebbe stato inviato anche alla società biancoceleste .
Ecco il contenuto:
"In relazione al comunicato che ha pubblicato la SS LAZIO SPA oggi considero necessario far conoscere la mia posizione. Penso che la forma più chiara per dirlo, sia attraverso il documento che ho inviato ai dirigenti di questo club e nel quale spiego le ragioni che hanno portato alla mia decisione da me comunicata. In questo documento sono riassunti tutti gli eventi che si sono succeduti".
"SS Lazio Spa – prosegue il comunicato – Presidente Claudio Lotito, Segretario Generale Armando Calveri e Direttore Sportivo Igli Tare:
Mi rivolgo a voi per comunicarvi che ho deciso di rinunciare all'incarico di direttore tecnico di questo club. La decisione riguarda anche i miei collaboratori Pablo Quiroga, Diego Reyes, Gabriel Macaya, e Rodolfo Diego Flores. Abbiamo preso, con i miei collaboratori, questa decisione perché in quattro settimane di lavoro congiunto con voi non abbiamo ottenuto nessuno dei sette acquisti espressamente richiesti nel piano di lavoro approvato dal presidente Lotito. Tenendo in conto che era stato deciso di cedere 18 giocatori della passata stagione, l’arrivo dei rinforzi era necessario. Era stato approvato, come condizione necessaria per l’attuazione del programma di lavoro, l’acquisto di almeno 4 giocatori prima del 5 luglio. A questa data, non si era concretizzato alcun acquisto".
"Nonostante questo – probabilmente questo aspetto sarà probabilmente il nodo del contendere della vertenza tra la Lazio e il tecnico – il club ha reso pubblico il contratto che ci legava, malgrado questo non fosse praticabile senza gli acquisti. La situazione, al momento, è la stessa e le prospettive incerte. Mancando solo tre giorni al ritiro di Auronzo, questa decisione non era più procrastinabile. Come già vi avevo detto, per il mio stile di lavoro era fondamentale avere i giocatori in tempo e in forma per poterli allenare. E’ importante chiarire che non ho in mano alcuna offerta di lavoro. A breve vi invierò il documento legale che certifica la rinuncia. Solo se necessario chiarirò la mia posizione dinanzi ai media".