Biotestamento, nessuno lo conosce ma se lo compili oggi ti SALVI la vita | Solo questa è la procedura legale
Il testamento biologico è una conquista importante per tutti i cittadini. C’è una legge che ha fissato le esatte procedure per redigerlo
Il biotestamento o testamento biologico che dir si voglia rappresenta una sorta di valvola di sicurezza per tutti i cittadini italiani. Consente a tutti di manifestare, mettendole nero su bianco, le proprie volontà in merito ai trattamenti che si vorrebbe ricevere qualora si fosse incapaci di comunicare o in caso di gravi malattie.
Nel nostro Paese dopo anni di furiose polemiche si è finalmente arrivati all’approvazione definitiva di una legge in grado di regolamentare una delicata materia come il fine vita. La norma ha introdotto un elemento nuovo e di vitale importanza, le DAT.
Le DAT altro non sono che le disposizioni anticipate di trattamento, lo strumento imprescindibile con cui dare forma e sostanza al testamento biologico. Le DAT stabiliscono altresì le linee guida del biotestamento, quelle attraverso le quali poterlo redigere.
Pertanto per predisporre il testamento biologico è necessario ricorrere alle DAT che possono essere predisposte da tutte le persone maggiorenni che siano in grado di intendere e di volere. La procedura consiste nel metterle per iscritto mediante un atto pubblico o una scrittura privata.
Biotestamento, la legge parla chiaro: non si può sbagliare
Tale atto va depositato all’ufficio dello stato civile del proprio Comune di residenza. Ed è attraverso le DAT che il cittadino in questione può esprimere la propria volontà in merito ai trattamenti sanitari specifici che intenda ricevere o meno di in caso di incapacità di intendere e di volere.
Un dettaglio importante riguarda le regole da seguire nel redigere le DAT. Da questo punto di vista non esistono formule prestabilite, ma è opportuno e doveroso inserire alcuni dati importanti che possono risultare utili.
Biotestamento, le indicazioni devono essere molto precise
È possibile fornire indicazioni in merito alla terapia del dolore e delle cosiddette cure palliative, oltre che su trattamenti specifici come rianimazione cardiopolmonare, ventilazione meccanica o alimentazione artificiale.
Infine è opportuno identificare un fiduciario, vale a dire una persona di cui ci si fida che dovrà verificare se le proprie volontà siano più o meno rispettate. In genere si tratta di un parente stretto o di un amico fraterno. Sta di fatto che il testamento biologico è ormai una certezza del nostro ordinamento, un fatto significativo per tutti.