Blitz Casapound a sede UE, fermato Di Stefano
Il vice presidente tentava di sostituire un Tricolore alla bandiera blu dell’Unione europea
Simone Di stefano, vicepresidente di CasaPound Italia, è stato fermato a Roma, durante il blitz del popolo del 9 dicembre alla sede di rappresentanza in Italia della Commissione europea in via IV novembre a Roma.
Di Stefano stava tentando con una scala di sostituire un Tricolore alla bandiera blu dell'Unione europea.
Dura la reazione di CasaPound Italia che, in una nota, afferma che: "La reazione delle forze dell'ordine e' stata assolutamente sproporzionata e liberticida. Quella messa in atto questa mattina dal popolo del 9 dicembre era una manifestazione totalmente pacifica: un centinaio di persone con maschere tricolore da fantasma e cappi al collo, a simboleggiare gli italiani 'suicidati' a causa delle folli politiche europee, che, in maniera non violenta, esponevano uno striscione con su scritto 'gli italiani non si arrendono' sono stati caricati con una violenza inaudita, senza che avessero fatto il minimo gesto di provocazione".
"Il popolo del 9 dicembre si ribella al suicidio di una Nazione che si e' consegnata mani e piedi ai burocrati di Bruxelles- si legge in una nota firmata da 'Gli Italiani suicidati'- Non sara' la violenza di Stato a fermare il movimento degli italiani, che da sei giorni e' in piazza per esigere un minimo di rispetto da una classe politica delegittimata e schiava dei grandi interessi".