Abbiamo assistito a una serie di aumenti generalizzati nelle forniture di luce e gas per via della guerra in Ucraina e la fine delle forniture del gas russo con conseguente incremento dei costi del gas americano. Come possiamo risparmiare sulle bollette? Ci sono accorgimenti applicabili da tutti.
Una bolletta da 260mila euro per l’elettricità per un negozio di 15 mq. Un’altra dell’acqua di oltre 24 mila euro è arrivata a una vedova di 96 anni. Colta da infarto un’anziana signora che ha ricevuto una bolletta da 62 mila euro: la compagnia le ha chiesto scusa inviandole dei fiori. Un’altra signora muore dopo il malore che l’ha colta quando le è arrivata la bolletta dell’acqua da 15 mila euro! Sono tutti casi limite accaduti di recente, ma l’aumento generalizzato l’hanno avvertito tutti e bisogna trovare le strategie giuste per porvi rimedio.
Il caso più paradossale però è successo a una signora di Parma che ha ricevuto una bolletta del gas da 20 mila euro ma l’appartamento a cui si riferiva non solo l’aveva lasciato nel 2020 ma era stato anche demolito. La prima bolletta da 16.448 euro per l’appartamento ormai inesistente è arrivata a ottobre 2023, a cui poi se ne sono aggiunte altre per un totale di 20 mila euro.
La cliente in questione s’è rivolta alla Confconsumatori locale e si è riusciti a risalire all’origine del problema, evitando un infarto alla povera signora. Il distributore locale aveva smarrito la documentazione comprovante la richiesta di chiusura della fornitura presentata dalla donna nel luglio 2020 e non aveva neanche registrato lo smontaggio del misuratore a causa della demolizione dell’edificio.
Il venditore, a sua volta, a causa di un cambio di software gestionale, aveva poi “resuscitato” l’utenza della signora, per la quale aveva già emesso una fattura di chiusura nel 2020.
Il fatto che spesso non sia possibile dialogare tra le parti favorisce questo tipo di equivoci. Il cliente non sa o non può dialogare con il distributore e con il venditore del servizio. Le associazioni dei Consumatori riescono a saltare queste difficoltà ma in un paese normale non ci dovrebbe essere bisogno di associazioni a tutela dei consumatori. Chi elargisce il servizio dovrebbe tutelare l’utente, dandogli tutta l’assistenza del caso. Invece sembra che da noi, in Italia, sia legittimo non dico frodare ma infischiarsene dei diritti del cittadino e trattarlo come un cliente che non ha altri diritti se non quello di ricevere le bollette e un solo dovere: pagare.
Siamo alla fine d’inverno ma il freddo si fa ancora sentire. Il riscaldamento è uno dei costi che più incidono sul bilancio familiare. A Brunico, in provincia di Bolzano, dove di freddo se ne intendono e i costi corrono, il comune regala pannelli fotovoltaici da installare sul balcone o sulla facciata dell’edificio per abbassare il costo delle bollette. Ma Brunico è un comune ricco e difficilmente nel Lazio il Sindaco vi regalerà un impianto fotovoltaico. Come fare allora a tenere i termosifoni accesi e allo stesso tempo risparmiare sulla bolletta ed evitare eccessive emissioni inquinanti per l’ambiente? Ci sono alcuni trucchetti, vediamoli insieme.
Innanzitutto manteniamo la temperatura del riscaldamento a 20 gradi. Con 2 di tolleranza, è il limite massimo di temperatura stabilito da una normativa nazionale per abitazioni, uffici, scuole e negozi. Per ogni grado di temperatura in più la spesa di riscaldamento aumenta del 6 o 7%. Non bisogna mettere sui caloriferi asciugamani, coperte o peggio mobili o rivestimenti. Il calore infatti non si propaga nell’ambiente e c’è il rischio di un aumento dei consumi fino al 40%.
Non appena diventa sera, compatibilmente con le necessità di luce in casa, abbassiamo le tapparelle o chiudiamo le persiane. Si impedisce la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre. Quando l’impianto di riscaldamento è attivo non dobbiamo in nessun modo aprire le finestre. Come riporta Greenme.it è importante anche far sfiatare i caloriferi e fare regolarmente la manutenzione e la pulizia della caldaia. Questo consente di risparmiare qualcosa.
Utilizzare le valvole termostatiche permette di regolare il consumo di acqua calda per il riscaldamento. E di risparmiare circa il 10-15% delle spese di riscaldamento.
Tra gli altri consigli per risparmiare sul riscaldamento c’è l‘installazione di una centralina di termoregolazione della temperatura interna di casa. Così facendo si evita l’accensione manuale della caldaia e si rendono automatiche le fasi di spegnimento e di accensione.
Le pompe di calore consentono un notevole risparmio di energia. Si parla del 40-60% nel riscaldamento invernale in confronto ai sistemi tradizionali. Come se non bastasse si può usare la pompa di calore pure per riscaldare l’acqua sanitaria. Se infatti si utilizza uno scaldacqua a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione del vecchio scaldabagno elettrico o a gas si può risparmiare un bel po’. In particolare, fino al 75% rispetto ai sistemi tradizionali.
Un corretto uso degli elettrodomestici può far risparmiare molto sulla bolletta della luce. Nemmeno cito il condizionatore d’aria perché non essendo estate non credo sia il momento migliore per utilizzarlo, ma il problema può derivare dall’uso sfrenato della lavatrice e da lavaggi ad alte temperature. Anche le lavastoviglie sono la causa di consumi esagerati. Andrebbero usate con più parsimonia e a temperature medio basse.
Aprire spesso il frigo aumenta il consumo di elettricità. Come non pulirlo periodicamente. In genere gli utenti hanno fasce orarie più o meno care. Usare lavastoviglie e lavatrici o asciugatrici nelle ore di minor costo ovviamente sarebbe auspicabile, anche se si tratta di ore notturne.
Una cosa alla quale pochi fanno caso è lasciare elettrodomestici in stand by. Quando vedete la lucina rossa accesa del televisore o della play station o il caricatore del telefono rimasto inserito nella spina, quello è un consumo, ancorché minimo, che sta correndo sul vostro contatore. È comodo lo stand by ma aumenta i costi, come tutte le comodità. A me succede di lasciare la stampante accesa dopo l’uso. Semplicemente me ne scordo. Nel momento che la si accende andrebbe avviata una di quelle sveglie che si usano in cucina per avvertire che sono passati i minuti necessari alle cotture. Appena la sveglia suona corro a spegnere la stampante. Problemi dell’età!
Per risparmiare in bolletta, la strategia migliore resta scegliere il fornitore giusto. Infatti, tra le tante offerte, si nasconde sicuramente quella perfetta per te e per il tuo fabbisogno energetico. Ad esempio, è utile capire se l’offerta più adatta alle proprie esigenze prevede una tariffa monoraria o bioraria.
Rivolgendoti a ProntoBolletta, sei in grado di confrontare le migliori tariffe presenti sul mercato e grazie agli operatori specializzati, scegliere l’offerta adatta alle tue esigenze. Infatti, grazie al lavoro di ricerca e selezione delle tariffe energetiche, i professionisti di ProntoBolletta propongono ad ogni cliente la soluzione ideale per loro e le loro famiglie.
Nel caso in cui dovesse esserci la necessità di sostituire un vecchio elettrodomestico, un consiglio utile è quello di acquistarne un sostituto con una classe energetica molto alta. Quelli con classe A+++ rappresentano i migliori sul mercato, che a fronte di un investimento maggiore iniziale, permettono poi di risparmiare in bolletta ed evitare di impattare negativamente sull’ambiente. Fermo restando la necessità di impiegare il più possibile la luce naturale, le lampadine a risparmio energetico sono un’ottima risposta a come risparmiare sulla bolletta della luce.
L’illuminazione naturale rappresenta la modalità preferibile tra tutte, quindi il consiglio resta quello di lasciarla filtrare il più possibile all’interno dell’abitazione fin quando essa non lascia spazio al tramonto. Questo potrebbe costringerci a fare la vita delle galline. Alzarsi all’alba e dormire al tramonto, che non sarebbe poi sbagliato. Ma ci siamo abituati al benessere e al superfluo per cui ci alziamo tardi e andiamo a letto tardissimo con sprechi assurdi.
Quindi mentre la luce esterna scema definitivamente le lampadine a basso consumo o a risparmio energetico entrano in gioco per limitare lo spreco di corrente energetica. Un’altra tipologia di illuminazione consigliata è rappresentata dalle lampadine a LED: consumando il 90% in meno rispetto alle loro antenate, consentono un risparmio e un’efficienza energetica mai viste. Inoltre, le innovazioni tecnologiche hanno portato alla diffusione delle cosiddette lampadine smart. Queste possono essere regolate, impostate e gestite tramite applicazione e controllo da remoto, per evitare inutili sprechi.
Tra le forniture energetiche che stanno subendo i maggiori rincari a causa della situazione geo-politica contemporanea, spicca senza dubbio quella del gas naturale. Impiegato soprattutto per la cottura degli alimenti o per il riscaldamento casalingo, rappresenta una necessità fondamentale per ogni abitazione. Alcuni consigli da impiegare sia in estate che in inverno per ridurne gli sprechi sono: prediligere, soprattutto in estate, i cibi freschi che non necessitano di cottura, come verdure o frutta.
Per le cotture più lunghe, combinare il microonde con il forno tradizionale. Utilizzare le pentole a pressione per abbattere i tempi di cottura. Per gli inverni, impostare delle valvole termostatiche sui termosifoni, ed evitare le dispersioni di calore. Effettuare manutenzioni periodiche. Ci sarebbe anche un modo intelligente di cucinare la pasta cuocendola per metà del tempo necessario e lasciandola a fuoco spento nella pentola per un lasso temporale più lungo. Funziona. Ma non esageriamo, quello è un momento sacro.
Un suggerimento utile, poiché non tutti ne sono a conoscenza, è quello di usufruire della tariffa residenti. Se risiedi nella stessa casa per cui hai attivato un’offerta per una o più forniture energetiche, puoi godere della tariffa residenti. Per controllarne la possibilità, richiedi al tuo fornitore energetico o consulta la tua ultima bolletta nella sezione Dati di Fornitura.
Pagamento con addebito diretto in conto corrente
In molti casi viene consigliato il pagamento delle bollette con addebito sul proprio c/c bancario in automatico. Pur se è vero che sarai sempre informato dell’importo della bolletta che ti viene addebitata, quel tipo di pagamento a me non piace. È vero che consente un risparmio annuo ma preferisco pagare direttamente, di volta in volta le bollette, perché se dovessi riscontrare un’anomalia posso intervenire di persona e rimandare il pagamento finché non si sia chiarita l’anomalia. Pagherò 1,50€ per ogni transazione e dovrò anche perdere del tempo per recarmi allo sportello ma almeno tengo sotto controllo le bollette e le possibili sorprese.
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