Bologna-Roma 0-0: polveri bagnate, prevale l’equilibrio e la testa a Leverkusen
Un primo tempo più timido, una ripresa più coraggiosa con qualche titolare in più ma Skorupski ferma Belotti e la zona Champions è ormai lontanissima
Bologna-Roma ha probabilmente segnato il destino dei giallorossi in campionato. Con il pareggio della Lazio e le sconfitte di Atalanta e Milan 3 punti al Dall’Ara avrebbe rimesso pienamente in corsa la squadra di Mourinho, ma il match non si sblocca ed il sesto posto provvisorio è troppo poco per giocare la prossima Champions. Oramai è più facile passare dall’Europa League e dall’importantissimo ritorno delle semifinali tra 4 giorni a Leverkusen. Partita che negli uomini impiegai, ha condizionato il match odierno.
Bologna-Roma: la cronaca del primo tempo
Per Bologna-Roma, com’era immaginabile, Mourinho fa riposare diversi elementi in una sfida che inframezza la doppia sfida di semifinale di Europa League. Oltre ai lungodegenti Smalling, Karsdorp, El Shaarawy, Kumbulla e Llorente, non sono partiti per Bologna nemmeno Dybala e Rui Patricio. In panchina Mancini, Spinazzola, Bove, Matic, Pellegrini e Abraham.
Quindi esordio in campionato tra i pali per Svilar, difesa a tre con Celik, Cristante e Ibanez, esordio da titolare sulla sinistra anche per il classe 2004 Filippo Missori, al centro Tahirovic e Camara, a sinistra Zalewski, Wijnaldum e Solbakken a supporto di Belotti. Problemi di formazione anche per il Bologna di Thiago Motta, a secco di vittorie da 5 turni. Praticamente assente l’intera difesa titolare, davanti Orsolini, Barrow e Arnautovic, che non giocava titolare proprio dalla sfida d’andata con i giallorossi, giocata il 4 gennaio scorso.
Da subito la partita non si incanala nei più alti ritmi: il Bologna prende il possesso, la Roma aspetta e le occasioni latitano. Al quarto d’ora Cambiaso non trova un buon pallone di testa lanciato dalla trequarti. Risponde la Roma a metà tempo con una grande palla gol per Belotti. Il Gallo servito da Solbakken calcia a botta sicura, risposta provvidenziale dell’ex di turno Skorupski.
La Roma cresce con il passare dei minuti ma rimane interessante la doppia sfida sulle fasce romaniste con Orsolini e Barrow protagonisti. Zalewski però si fa vedere anche in fase offensiva e sul finale di tempo su punizione non va lontano dall’incrocio dei pali.
Nella ripresa Roma bloccata anche con i titolari
Alla ripartenza non cambia di molto lo spartito di partita abbastanza sotto ritmo. Qualcosa cambia con il triplo cambio di Mourinho dopo 10 minuti: dentro Bove, Mancini e Abraham per Wijnaldum, Celik (problema muscolare) e Belotti. Con qualche titolare più in campo la Roma alza il baricentro e prova in maniera più convinta a passare in vantaggio. Bove manca la deviazione di testa (57′), Camara da fuori non trova la porta (62′).
Anche Tiago Motta pesca dalla panchina (dentro Zirkzee, Moro e Lykigiannis) mentre Pellegrini rileva Solbakken, poco dopo Matic rileva Tahirovic. Mancini sugli sviluppi da calcio piazzato in scivolata non trova la porta da pochi passi. Ultime occasioni giallorosse con Abraham protagonista: prima non aggancia un pallone illuminante a centro area di Pellegrini, poi a tre dal 90′ spizza di testa su calcio piazzato di Pellegrini dalla sinistra. Il tiro però è centrale e non crea problemi a Skorupski.
Al triplice fischio la Roma supera l’Atalanta e si piazza al sesto posto, a 2 punti dal Milan quinto e a -6 dalla Lazio quarta.