La scoperta risale all’anno scorso, quando i sub della scuola del lago di Bolsena hanno ritrovato, su un costone roccioso delle pareti intorno all’isola Bisentina, un teschio intatto.
Che, in base a quanto è stato accertato nei giorni scorsi, sarebbe appartenuto a un uomo tra i 25 e i 35 anni vissuto circa 3.500 anni fa, tra il 1534 e il 1408 avanti Cristo.
Il teschio si era conservato in ottimo stato, addirittura le arcate dentali erano intatte.
Per questo i sub, al ritrovamento, avevano dichiarato alle Forze dell’Ordine che credevano si trattasse di qualche disperso.
La perizia del cranio è stata affidata al professor Massimo Lancia, dell’Università di Perugia che, grazie al test del dna e all’esame del carbonio 14 (un elemento presente nell’organismo fino al momento della morte. Dopo il decesso, il carbonio 14 inizia a diminuire progressivamente), è riuscito a datare il teschio.
Si pensa che il teschio possa essere donato all’Università della Tuscia.
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